Giornata Mondiale contro il Cancro al Seno

2025-10-24
Giornata Mondiale contro il Cancro al Seno

La Giornata Mondiale contro il Cancro al Seno, che cade ogni anno il 19 ottobre, nasce per volontà delle principali organizzazioni internazionali impegnate nella lotta ai tumori femminili, tra cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e la International Agency for Research on Cancer (IARC). L’obiettivo è promuovere la consapevolezza, sostenere la ricerca e ricordare che la diagnosi precoce rappresenta ancora oggi la strategia più efficace per salvare vite.

Il tema di quest’anno “Every Story is Unique, Every Journey Matters” pone l’attenzione sul fatto che ogni paziente non è solo un numero, ma un percorso umano fatto di coraggio, paura, speranza e rinascita.

 

La Casa di Cura San Camillo, attraverso il proprio servizio di Diagnostica Senologica, garantisce percorsi personalizzati che accompagnano la paziente dalla prevenzione alla diagnosi, assicurando continuità di cura e supporto multidisciplinare.

 

Tumore alla mammella: i segnali da non ignorare

Molti casi vengono identificati tardivamente a causa della scarsa consapevolezza dei primi sintomi. Tra i segnali che richiedono una valutazione medica:

  • nodulo al seno o sotto l’ascella;
  • alterazioni nella forma o nel profilo del seno;
  • cambiamenti della pelle (arrossamenti, ispessimenti);
  • secrezioni anomale dal capezzolo;
  • dolore persistente non ciclico

Un consulto tempestivo può favorire trattamenti meno invasivi e prognosi più favorevoli.

 

Prevenire il cancro al seno

Le raccomandazioni europee indicano la mammografia biennale per le donne tra i 50 e i 69 anni, con possibili anticipi per chi presenta fattori di rischio. A ciò si affiancano comportamenti sani: attività fisica, alimentazione equilibrata, controllo del peso, limitazione di alcol e fumo.

Per garantire un approccio completo alla salute del seno, offriamo percorsi di prevenzione senologica e diagnostica avanzata, che integrano esami strumentali, consulenze specialistiche e presa in carico globale della paziente. L’obiettivo è offrire non solo un accertamento clinico, ma un supporto consapevole e continuativo, affinché ogni donna possa affrontare il proprio percorso con informazioni chiare e assistenza dedicata.

 

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Convegno di Chirurgia Generale: innovazione, tailored surgery e laparoscopia

2025-10-16
Convegno di Chirurgia Generale: innovazione, tailored surgery e laparoscopia

Il 13 settembre 2025 si è tenuto presso la nostra Casa di Cura un convegno interamente dedicato alla Chirurgia Generale, con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche, alle tecniche mini-invasive e all’approccio personalizzato al trattamento chirurgico, oggi noto come “tailored surgery”. L’iniziativa, accreditata ECM con 4 crediti formativi, rappresentava un’opportunità di aggiornamento per gli Specialisti in Medicina Generale interessati a conoscere le più avanzate soluzioni chirurgiche, con particolare attenzione a questi temi e ha registrato una notevole partecipazione.

 

Il programma ha affrontato diversi ambiti di rilievo: 

  • chirurgia laparoscopica mini-invasiva;
  • gestione della parete addominale con tecniche su misura;
  • chirurgia ambulatoriale per la diagnosi e il trattamento della patologia venosa; 
  • chirurgia proctologica mini-invasiva personalizzata; 
  • colecistectomia videolaparoscopica con fluorescenza ICG-guided;
  • chirurgia resettiva colica ICG-guided, con focus su vantaggi e indicazioni operative. 

 

A completare l’offerta formativa, un approfondimento dedicato alla chirurgia plastica e ricostruttiva, sempre più integrata nei percorsi di cura complessi.

 

La giornata ha rappresentato un momento di confronto multidisciplinare tra esperti e professionisti, a cui hanno preso parte 13 dottori di Medicina Generalecon l’obiettivo di condividere esperienze, casi clinici e prospettive future. Innovazione tecnologica, personalizzazione dei trattamenti e riduzione dell’invasività sono i temi chiave di un evento che ha messo al centro la sicurezza del paziente, l’efficacia terapeutica e la qualità del decorso post-operatorio.

Con il patrocinio ASST di Cremona e dell'Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Cremona.

 

 

Chirurgia Ortopedica sportiva e nuove tecnologie

2025-10-23
Chirurgia Ortopedica sportiva e nuove tecnologie

Negli ultimi anni la Chirurgia Ortopedica sportiva è cambiata radicalmente grazie a tecniche mini-invasive.

Gli sportivi, professionisti e non, hanno la necessità di tornare rapidamente allattività, e le nuove tecnologie consentono di ottenere risultati equivalenti o migliori rispetto al passato, ma con tempi di recupero ridotti.

 

 

Quali sono i progressi della Chirurgia Ortopedica sportiva rispetto al passato?

Un tempo, per rimuovere un menisco era necessaria un’incisione di 3-4 centimetri, simile a quella di una protesi d’anca.
Oggi, grazie al miglioramento dei materiali, delle tecniche chirurgiche e degli strumenti di accesso, è possibile eseguire interventi con incisioni minime, riducendo il trauma chirurgico.

 

Cosa cambia per la riabilitazione di uno sportivo?

Le nuove tecnologie consentono di stabilizzare immediatamente articolazioni e legamenti, evitando tutori rigidi o gessi post-operatori.
Il paziente può iniziare la fisioterapia già dal secondo giorno dopo lintervento, quando in passato doveva rimanere immobile per settimane.
L’utilizzo di materiali biocompatibili, non allergizzanti e con basso rischio di infezione consente, inoltre, un trattamento più sicuro e una ripresa funzionale molto più veloce.

 

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Screening mammografici e prima visita specialistica: la dottoressa Marenzi ci spiega come funzionano

2022-05-16
Screening mammografici e prima visita specialistica: la dottoressa Marenzi ci spiega come funzionano

Insieme a tutti gli accorgimenti per una corretta prevenzione, l’autopalpazione è una delle metodiche fondamentali che permette alle pazienti di rilevare dei cambiamenti al seno. Come ribadito nella precedente intervista dalla dott.ssa Maria Cristina Marenzi, infatti, il tumore al seno ha la più elevata incidenza nella popolazione femminile e le armi a nostra disposizione sono la prevenzione, la consapevolezza e una diagnosi precoce.

Cosa fare quindi se, in seguito all’autopalpazione, rileviamo una modificazione del nostro seno? Ogni quanto eseguire esami di controllo come la mammografia? Ne parliamo insieme alla dottoressa Maria Cristina Marenzi, specialista del team di diagnostica senologica del San Camillo.

 

Ogni quanto sottoporsi a visite di controllo?

Prima dei 40 anni è bene sottoporsi a visita senologica almeno una o due volte.

Qualora all’esame clinico vi siano segni obiettivi che meritino ulteriore approfondimento, l’esame di 1° livello in questa fascia d’età è l’ecografia, se persiste il dubbio seguono la mammografia, il prelievo citologico/microistologico, la RMN. Quindi, per seguire le regole radioprotezionistiche, essendo la mammella un organo più radiosensibile in età giovanile, si cerca di effettuare la mammografia solo se strettamente necessario nel sospetto di patologia tumorale.

Le visite dai 40 anni in poi sono, insieme alla mammografia, auspicabili consensualmente una volta all’anno, associate anche all’ecografia su valutazione specialistica del radiologo senologo.

 

Quanto è importante l’autopalpazione?

L’autopalpazione dopo i 20 anni e prima della possibilità di effettuare la mammografia è fondamentale. L’osservazione e la consapevolezza del proprio seno permettono di individuare le modificazioni all'esplorazione visiva e alla palpazione.

Tante persone giungono al centro senologico per un autorilievo. È fondamentale non trascurare o sottovalutare anche una sensazione, da chiarire effettuando gli esami di approfondimento, mammografia o ecografia e visita clinica presso uno specialista.

 

In che cosa consiste la visita effettuata dal medico specialista?

Il primo momento è quello dell’anamnesi, fondamentale per un inquadramento clinico. Si ascolta quindi la paziente, la sua storia sia fisiologica che clinica ed eventuali patologie quali la prima mestruazione, la menopausa, le gravidanze e soprattutto la familiarità di primo e secondo grado per il tumore al seno.

Poi c’è l’esame clinico che consta nell’osservazione delle mammelle.

Bisogna guardarne la simmetria, valutare eventuali retrazioni cutanee, se il complesso areola-capezzolo è normale, se ci sono secrezioni spontanee o provocate dal capezzolo, alterazioni di tipo infiammatorio o doloroso della mammella.

Si passa poi alla palpazione della mammella e delle regioni ascellari.

La palpazione della mammella è volta all’individuazione di tumefazioni o addensamenti e nella regione ascellare di eventuali adenopatie.

Nel caso di rilievi clinici mammari o ascellari si procede alla loro valutazione con indagini strumentali, mammografia, ecografia, con priorità differenti per le fasce d’età e il sospetto clinico.

 

Quali sono le opportunità di effettuare screening mammografici?

Il Sistema Sanitario Nazionale offre la chiamata allo screening mammografico mediante le aziende territoriali. Nell’A.T.S. Valpadana di nostro riferimento, oltre all’intervallo canonico di offerta nell’arco di età tra i 50 e i 69 anni, con chiamata gratuita alla mammografia ogni 2 anni, è stata stabilita un’estensione sia a un’età più precoce che più tardiva con ampliamento del range di chiamata dai 45 ai 74 anni, in relazione alla elevata incidenza di tumore al seno.

Quindi anche al San Camillo c’è la possibilità di effettuare lo screening mammografico.

Osteoporosi: quali alimenti per la prevenzione?

2025-05-05
Osteoporosi: quali alimenti per la prevenzione?

Una dieta equilibrata, ricca di alimenti contenenti calcio e povera di caffè, alcol e sale, rappresenta uno dei pilastri della prevenzione e del trattamento dell’osteoporosi.

Tra i cibi con il maggiore contenuto di calcio troviamo:

• latte e latticini, in particolare i formaggi stagionati;

• frutta secca, come mandorle e noci;

• pesce azzurro;

• ortaggi a foglia verde.

 

Tuttavia, è importante ricordare che il calcio non viene assorbito in modo uguale nonostante sia presente in tutti questi alimenti. Il massimo assorbimento si ottiene dal latte e dai latticini, mentre negli alimenti vegetali, come ortaggi a foglia verde e frutta secca, l’assorbimento è ridotto a causa della presenza di fosfati o antinutrienti, come gli ossalati, che si legano al calcio nell’intestino.

 

Quali alimenti limitare in caso di osteoporosi?

Non esistono alimenti strettamente vietati per la prevenzione dell’osteoporosi, ma è consigliabile evitare eccessi che possono interferire con l’assorbimento del calcio o favorirne l’eliminazione. Tra questi:

• caffè e alcol, che riducono l’assorbimento intestinale del calcio e aumentano la sua eliminazione con le urine;

• sale, il cui consumo eccessivo favorisce la perdita di calcio attraverso le urine.

 

 

Tumore al seno: prevenzione fa rima con alimentazione

2023-10-24
Tumore al seno: prevenzione fa rima con alimentazione

Ottobre è chiamato “mese rosa" poiché in tutto il mondo sono attive  campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione del tumore al seno . Per quest’anno la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) ha scelto un tema di grande importanza: “La prevenzione è sempre la risposta giusta”. La Casa di Cura San Camillo si occupa quotidianamente di prevenzione e diagnosi di questa e altre patologie degli organi riproduttivi della donna nell’ambulatorio di Ginecologia.

Possiamo prevenire i tumori a tavola? 

La risposta è sì. L’alimentazione si colloca tra i fattori di rischio modificabili, insieme a fumo, consumo di alcol, scarsa attività fisica e sedentarietà. Si definisce fattore di rischio tutto ciò che aumenta la probabilità che si manifesti un determinato evento, in questo caso si parla di rischio di sviluppare un tumore. Esistono, ovviamente, anche fattori di rischio non modificabili che riguardano età, sesso, patrimonio genetico.

La consulenza dietetica come primo passo per cambiare abitudini

Nel nostro servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica ogni giorno offriamo aiuto a chi ha la necessità di cambiare lo stile della propria alimentazione per patologie in corso o perché pone il benessere e la prevenzione al centro dei suoi interessi.

Le dieci regole per una sana alimentazione

Alcuni anni fa, il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF - World Cancer Research Fund) ha condotto un'opera imponente di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori allo scopo di studiare in che misura dieta, attività fisica e composizione corporea possano modificare il rischio di tumore, qui riportiamo le dieci raccomandazioni emerse dall’ultimo aggiornamento.

  1. Mantieni un peso salutare.
  2. Mantieniti fisicamente attiva tutti i giorni.
  3. Segui una dieta ricca di cereali integrali, verdure, frutta e legumi.
  4. Limita il consumo di alimenti processati industrialmente, di fast food, di cibi ricchi in grassi e zuccheri.
  5. Limita il consumo di carni rosse e carni conservate.
  6. Limita il consumo di bevande zuccherate.
  7. Limita il consumo di bevande alcoliche.
  8. Evita di assumere integratori multivitaminici e di minerali se non prescritti dal medico in seguito a un’accertata carenza. Una dieta varia ed equilibrata è la chiave per assorbire i nutrienti necessari.
  9. Se sei appena diventata mamma o lo diventerai, cerca di allattare il tuo bimbo per almeno i primi sei mesi.
  10. Queste indicazioni sono valide anche se, purtroppo, hai già ricevuto una diagnosi di tumore.

 

Diverticolosi colica: come prevenirla e quando intervenire

2025-10-10
Diverticolosi colica: come prevenirla e quando intervenire

Il Dottor Valerio Ranieri, Responsabile della nostra Unità Operativa di Chirurgia Generale, è stato ospite della trasmissione “Vivere in salute” sul canale Cremona 1-CR1, per una puntata dedicata alla diverticolosi colica, una condizione che interessa il colon e che rappresenta una delle patologie più comuni dell’apparato digerente, soprattutto nella popolazione adulta.

 

Nel corso dell’intervista il Dottor Ranieri ha spiegato cosa sono i diverticoli, come si formano e quali segnali è importante non trascurare. Sono stati approfonditi i principali sintomi, le modalità di diagnosi e i fattori di rischio più frequenti, legati sia all’età sia allo stile di vita.

 

Durante la puntata si è fatto chiarezza anche sulla differenza tra diverticolosi e diverticolite, e sono stati illustrati i possibili approcci terapeutici, da quelli conservativi fino all’intervento chirurgico, quando necessario. Particolare attenzione è stata dedicata anche al ruolo dell’alimentazione nella prevenzione, elemento fondamentale per mantenere la salute intestinale e ridurre il rischio di complicanze o recidive.

 

La partecipazione del Dottor Ranieri ha offerto al numeroso pubblico un’occasione preziosa per approfondire un tema di grande rilevanza clinica con un linguaggio chiaro e accessibile, contribuendo alla diffusione di una maggiore consapevolezza sulla salute del colon e sull’importanza della prevenzione.

 

 

Puoi guardare la puntata cliccando qui
 
 
 

Come individuare il Glaucoma cronico attraverso la visita oculistica: intervista alla dottoressa Patrizia Scaroni

2022-05-23

 

Il glaucoma è una malattia cronica che è necessario tenere sotto controllo. Un possibile danno al nervo ottico non può infatti essere recuperato ma bisogna agire tempestivamente, scopriamo insieme come.

Dott.ssa Scaroni, come si fa a capire che si ha un problema di Glaucoma?

Il glaucoma è una condizione di tipo cronico che non si percepisce, non ci accorgiamo dei danni in fase iniziale ma solo quando già siamo in una fase avanzata.

Solo durante una visita oculistica specialistica, l'oculista può valutare lo stato di salute degli occhi e scoprire la presenza di un glaucoma a partire dal controllo della pressione dell'occhio.

Quali sono i fattori di rischio per il glaucoma?

Il glaucoma è una patologia che ha una forte familiarità ed è legato molto all'età di una persona: generalmente può insorgere dopo i cinquant'anni, colpendo indistintamente uomini e donne. Ci sono forme di glaucoma che possono insorgere anche prima nei giovani, ma sono più rare.

È importante sottolineare che non c'è nessuna correlazione con la pressione arteriosa, sono due cose completamente distinte.

Quali sono i trattamenti per intervenire sul glaucoma?

Il trattamento può essere di due tipologie.

La prima possibilità è farmacologica, utilizzando delle gocce che riducono la pressione oculare.
La seconda invece è un approccio chirurgico o parachirurgico con il trattamento laser che aiuta il riassorbimento dei liquidi riducendo così la pressione arteriosa.

È importante la diagnosi precoce per l'individuazione e il trattamento del glaucoma?

È assolutamente molto importante la tempistica nella diagnosi. La prevenzione si fa anche dall'oculista: la visita oculistica non è solo misurare l'occhiale ma ci dà informazioni complete sullo stato generale di benessere di una persona.

Giornata Mondiale della Vista 2025

2025-10-09
Giornata Mondiale della Vista 2025

 

Il secondo giovedì di ottobre si celebra la Giornata Mondiale della Vista, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (IAPB). L’evento nasce per incoraggiare la popolazione a prendersi cura della propria vista attraverso visite oculistiche periodiche e per sensibilizzare sulle principali patologie oculari.

 

 

La vista è uno dei nostri sensi più preziosi e, allo stesso tempo, uno dei più fragili. Secondo l’OMS, a oggi più di 2 miliardi di persone nel mondo soffrono di patologie della vista. Per questo è importante preservare la salute dei nostri occhi attraverso semplici gesti di prevenzione come visite periodiche dall’oculista e uno stile di vita sano. 

 

Il tema di quest’anno è “Ogni storia conta”: ogni sintomo, piccolo o grande che sia, ha la sua storia da raccontare. Nei disturbi legati alla vista, in particolare, i sintomi legati a certe patologie della vista come, per esempio, retinopatia diabetica o degenerazione maculare vengono spesso confusi con normali difetti visivi come miopia o astigmatismo e, di conseguenza, sottovalutati o ignorati.  

Ci sono poi gravi patologie che non si manifestano se non quando è troppo tardi, fra tutti menzioniamo il glaucoma, non a caso chiamato “il killer silenzioso della vista”.

 

Quali sono i sintomi del glaucoma e come si può curare?

 

Il glaucoma è una patologia della vista che colpisce il nervo ottico, spesso causato da un aumento della pressione oculare. Nei primi stadi, il glaucoma è difficile da individuare perché spesso non presenta sintomi evidenti. Il dolore, manifestazione più comune della malattia, si presenta solo in caso di glaucoma acuto, ovvero un aumento brusco della pressione che degenera in un forte dolore che richiede trattamento immediato. 

Questo rende il glaucoma una delle malattie più pericolose per la nostra vista, non solo per l’assenza di sintomi ma per le conseguenze che possono degenerare in cecità periferica oppure, nei casi più estremi, in cecità totale.

Data la sua natura asintomatica, l’unica arma adatta a sconfiggere la malattia è la prevenzione. Oltre a seguire uno stile di vita sano - soprattutto attraverso piccole azioni che contribuiscono a mantenere la pressione regolare, come un’alimentazione equilibrata, l’astensione dal fumo e il consumo moderato di alcol - è importante sottoporsi a visite oculistiche periodiche, soprattutto dopo i 40 anni. 

 

Casa di Cura San Camillo: specialisti nella prevenzione delle patologie della vista

 

L’équipe di oculistica della Casa di Cura San Camillo di Cremona è composta da specialisti preparati e sensibili.

Grazie alle avanzate tecnologie per la diagnostica e la chirurgia oftalmica in reparto, è possibile identificare precocemente patologie della vista come il glaucoma e intervenire tempestivamente per evitarne la progressione. 

  • OCT Tomografica Ottica: un esame non-invasivo dove, attraverso l’uso della luce, è possibile ottenere immagini dettagliate della retina e del nervo ottico.
  • Pachimetria computerizzata: misura la pressione intraoculare, utile per controllare e prevenire l’aumento della pressione che può causare il glaucoma.  
  • Fluorangiografia, per il monitoraggio della circolazione sanguigna dell’occhio.

 

 

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Il Dottor Valerio Ranieri è il nuovo Responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale

2025-01-28
Il Dottor Valerio Ranieri è il nuovo Responsabile dell'Unità Operativa di Chirurgia Generale

Dal 1 gennaio 2025 il Dottor Valerio Ranieri ha assunto il ruolo di Responsabile dell’U.O. di Chirurgia Generale della Casa di Cura San Camillo dopo il passaggio di testimone con il Dottor Giuseppe Foletti, stimato professionista.

Il suo approccio nella chirurgia generale, con particolare attenzione alla chirurgia laparoscopica mininvasiva e la sua consolidata esperienza nel campo colon-proctologico, sono tratti distintivi della sua carriera professionale.

I nuovi obiettivi del reparto

"Assumere la direzione di questa unità operativa è una grande responsabilità ed un’opportunità", dichiara il Dottor Ranieri. "Il nostro obiettivo è ampliare l'offerta chirurgica, con particolare attenzione alla chirurgia laparoscopica applicata alla patologia colica e proctologica sia benigna che maligna, valorizzando e potenziando il lavoro di squadra. Con il supporto della nostra équipe continueremo a garantire trattamenti personalizzati per i pazienti adottando le tecnologie più moderne".

L'intervista a Cremona 1

Durante la puntata del 25 febbraio, il Dottor Valerio Ranieri è stato ospite del programma "Vivere in salute" condotta da Federica Bandirali sull'emittente Cremona 1. Durante l'intervista si è parlato di chirurgia, con particolare attenzione alle nuove tecniche e alle innovazioni. Sono stati discussi argomenti come la chirurgia robotica, le procedure minimamente invasive e i benefici che queste apportano ai pazienti in termini di tempi di recupero e riduzione delle complicanze.
Cliccando qui è possibile rivedere in streaming la puntata di "Vivere in salute" con ospite il Dottor Ranieri.

 

 

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Giornata Mondiale per la Sicurezza del Paziente

2025-09-17
Giornata Mondiale per la Sicurezza del Paziente

Il 17 settembre si celebra la Giornata Mondiale per la sicurezza del paziente, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. 

La giornata nasce con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza e linformazione sul tema della sicurezza delle cure e della persona assistita, attraverso attività di comunicazione e sensibilizzazione.

 

L’obiettivo prefissato dall’OMS è sensibilizzare su tutte le azioni e procedure fondamentali per assicurare la sicurezza delle cure come:

  • sicurezza degli ambienti sanitari; 
  • personalizzazione delle cure in base alle condizioni mediche e contesto socio-culturale; 
  • prevenzione degli errori più comuni in ambito sanitario, come diagnosi sbagliate, prescrizione errata di terapia, apparecchiature inadeguate o infezioni contratte durante le cure.

 

L’iniziativa è rivolta non solo a tutto il comparto che opera nel settore sanitario, ma anche alle istituzioni e agli enti che sono impegnati quotidianamente nella promozione della salute

 

La Casa di Cura e l’impegno nella tutela dei pazienti

 

Per la Casa di Cura San Camillo un obbligo morale in linea con la missione camilliana che pone al centro i bisogni del paziente. 

Per questo, presso la nostra struttura, la sicurezza del paziente viene sempre al primo posto ed è garantita da protocolli e tecnologie all’avanguardia che mettono al sicuro da errori durante la somministrazione delle cure. 

 

A tutti i nostri assistiti, che siano degenti o pazienti ambulatoriali vengono dedicate attenzioni specifiche, non solo per quello che può riguardare la prevenzione di infezioni, ma anche nell’uso delle strumentazioni e nell’impiego di trattamenti. Questo è particolarmente importante in ambito chirurgico, dove i rischi di infezione possono aumentare: le nuove tecniche mininvasive in tal senso rappresentano una vera e propria rivoluzione.

 

 

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L’evoluzione della chirurgia protesica

2025-10-03
L’evoluzione della chirurgia protesica

Negli ultimi anni i materiali utilizzati per le protesi ortopediche hanno registrato notevoli miglioramenti.
Oggi sono più leggeri, ben tollerati dall’organismo e impiantabili con sistemi più flessibili. Queste caratteristiche consentono interventi più rapidi e con un minore impatto sulle strutture anatomiche.

 

 

Chi può beneficiare oggi delle protesi ortopediche?

L’evoluzione delle tecniche chirurgiche permette di offrire soluzioni anche a pazienti che un tempo non erano candidabili all’intervento, come:

  • pazienti molto anziani;
  • persone con patologie cardiovascolari;
  • soggetti con mobilità fortemente ridotta.

Inoltre, l’adozione di anestesie più leggere riduce i rischi operatori e permette in alcuni casi di mantenere il paziente cosciente durante la procedura.

 

Quanto conta il lavoro di squadra nella chirurgia protesica?

La collaborazione tra ortopedici, anestesisti e fisioterapisti è fondamentale.
Grazie alle nuove tecniche, il fisioterapista può iniziare il lavoro riabilitativo già dalla seconda giornata post-operatoria, permettendo al paziente di recuperare rapidamente la funzionalità dell’articolazione.

 

 

 

 

Grande partecipazione all'inaugurazione del nuovo Servizio di Fisioterapia

2025-09-22
Grande partecipazione all'inaugurazione del nuovo Servizio di Fisioterapia

Il nuovo Servizio di Fisioterapia è già operativo, ma l’inaugurazione ufficiale è stata martedì 24 settembre, con grande partecipazione di pubblico in presenza di autorità, professionisti e Sua Ecc. Mons. Vescovo Antonio Napolioni.

 

 

L’inaugurazione della nuova Fisioterapia è stata un momento di condivisione e presentazione del lavoro svolto

- Saluto dell’Amministratore Delegato di Fondazione Opera San Camillo-Casa di Cura San Camillo Padre Virginio Bebber
- Intervento della dott.ssa Marina Della Giovanna - Assessore Politiche sociali e fragilità
- Presentazione del progetto di rinnovamento a cura dello studio Biroarchitetti
- Benedizione del reparto da parte di Sua Ecc. Mons. Vescovo Antonio Napolioni
- Visita guidata con il Responsabile del Servizio dr Michele Frati negli spazi rinnovati

L'assessore alle politiche sociali e fragilità Marina Della Giovanna ha portato il saluto del sindaco Virgilio impossibilitato a partecipare per altro impegno assunto da tempo:
"Il rinnovo degli spazi vanno a consolidare un percorso già molto bene avviato di grande qualità, professionalità ed umanità, punto di riferimento per il territorio importante per il benessere della comunità. Auguro che i nuovi spazi possano contribuire ad ampliare non solo la rete di servizi ma anche il numero delle persone raggiunte fra coloro che hanno bisogno di cure, ringrazio tutto il personale sanitario che abiterà questi spazi. Buon lavoro"

Con l'occasione è stata anche scoperta la targa che ringrazia chi ha reso possibile le opere di ristrutturazione:

"Grazie alla donazione di Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini, sono stati rinnovati i locali del servizio di Fisioterapia: un ambiente accogliente e funzionale a beneficio della salute dei nostri pazienti."

 

Alla presentazione hanno partecipato inviati delle più importanti testate giornalistiche del territorio - Leggi integralmente gli articoli cliccando sul nome:
Articolo Cremona Oggi
Articolo Cremona Sera
Articolo Diocesi Cremona
Articolo La Provincia

Nuovi spazi pensati per il benessere del paziente

L’intervento ha interessato lintera area dedicata alla fisioterapia, con l’obiettivo di creare un ambiente moderno, funzionale e confortevole, dotato delle più recenti tecnologie riabilitative. Il nuovo Servizio di Fisioterapia dispone di:

  • studi medici dedicati;
  • un’ampia e luminosa sala d’attesa;
  • box rinnovati per le terapie fisiche;
  • una palestra open space attrezzata;
  • strumentazione di ultima generazione.
     

Tecnologie moderne e professionisti specializzati

Il nuovo Servizio è dotato di strumentazione avanzata, come il nuovo macchinario per le onde d’urto focalizzate, utilizzate per stimolare un processo di guarigione in caso di patologie croniche a carico dei tessuti molli o dell’apparato osseo. 

 

Giornata mondiale per il cuore 2025: elettrocardiogramma gratuito dal 29 settembre al 2 ottobre

2025-09-24
Giornata mondiale per il cuore 2025: elettrocardiogramma gratuito dal 29 settembre al 2 ottobre

La Giornata mondiale per il cuore, promossa dalla World Heart Federation, è un evento annuale nato per sensibilizzare  sull’importanza della salute cardiovascolare e su controlli regolari per contrastare le malattie cardiache. Sintomi come giramenti di testa, respiro affannoso, dolore toracico, debolezza o palpitazioni sono campanelli d’allarme da non ignorare. Un controllo tempestivo di uno specialista cardiologo può fare la differenza.

In occasione della Giornata per il cuore 2025, la Casa di Cura San Camillo lancia un’importante campagna di prevenzione offrendo l'opportunità di effettuare un elettrocardiogramma gratuito fra il 29 settembre e il 2 ottobre. Un'occasione per monitorare la salute del proprio cuore e verificare la presenza o il rischio di eventuali patologie cardiovascolari. Per accedere al servizio è necessario prenotare chiamando il numero 0372567519, attivo dalle ore 11.30 alle ore 13.30.

 

Un'équipe specializzata al servizio del tuo cuore

L’ambulatorio di Cardiologia della Casa di Cura San Camillo si avvale di un'équipe di specialisti che garantiscono un approccio integrato alla diagnosi e alla cura delle malattie cardiache. Le malattie cardiovascolari rappresentano una minaccia costante per la salute globale, ma possono essere prevenute adottando uno stile di vita sano ed effettuando controlli periodici. Piccoli cambiamenti, come migliorare la dieta, bere in modo equilibrato, fare regolare esercizio fisico e gestire lo stress, fanno la differenza nella protezione del nostro cuore. 

La Giornata mondiale del cuore ci ricorda l’importanza di prendersi cura di questo organo vitale ogni giorno, attraverso scelte consapevoli. Infarto, ictus e insufficienza cardiaca sono, infatti, la prima causa di morte nel mondo con oltre 20,5 milioni di casi, eppure l'80% di questi potrebbe essere evitato con la prevenzione, lo strumento più potente per combattere le malattie cardiovascolari e ridurne l’incidenza.

 

Prenota subito chiamando il numero 0372567519, attivo dalle ore 11.30 alle ore 13.30

 

Scarica la locandina cliccando qui

 

 

Il dottor Giacomelli è il nuovo Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica

2025-09-15
Il dottor Giacomelli è il nuovo Responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica

Dal 3 giugno 2025, il dottor Michelangelo Giacomelli ha assunto il ruolo di Responsabile dellUnità Operativa di Oculistica della Casa di Cura San Camillo di Cremona, subentrando al dottor Enzo Miori, professionista stimato e figura di riferimento nel settore.

Specialista in Chirurgia Oftalmologica, il dottor Giacomelli esegue interventi di chirurgia della cataratta e del glaucoma, con un approccio altamente personalizzato, finalizzato al deciso miglioramento della qualità visiva dei pazienti.

"Assumere la responsabilità dell'Unità Operativa di Oculistica rappresenta per me una grande opportunità di crescita professionale e un'occasione per ampliare ulteriormente lofferta della Casa di Cura San Camillo" ha dichiarato il dottor Giacomelli.

Tra gli obiettivi dello specialista appena entrato in forze alla struttura:

  1. valorizzare leccellenza già raggiunta nella chirurgia della cataratta, con un focus sullampliamento dellaccesso alle lenti intraoculari Premium;
  2. potenziare la gestione integrata del glaucoma, grazie allimpiego di tecniche chirurgiche miniinvasive;
  3. rafforzare limpegno nella cura delle patologie pediatriche, diabetiche e maculari, garantendo unassistenza sempre più completa e mirata.

Grazie alla competenza del team dellUnità Operativa di Oculistica e allimpiego delle tecnologie più avanzate, la Casa di Cura San Camillo continuerà a offrire diagnosi tempestive e cure efficaci per la salute dei propri pazienti.

 

Il nuovo servizio di Fisioterapia: un fiore all’occhiello per il territorio

2025-09-08
Il nuovo servizio di Fisioterapia: un fiore all’occhiello per il territorio

La nostra Casa di Cura ha inaugurato il nuovo servizio di Fisioterapia completamente rinnovato per offrire percorsi di cura e riabilitazione su misura per ogni età grazie alla dotazione di tecnologie allavanguardia.

 

Nuovi spazi per la riabilitazione

Proprio oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia siamo lieti di mostrarvi gli ambienti recentemente ristrutturati in cui è stato allestito il nuovo, accogliente reparto.

  • Studi medici dedicati
  • Ampia e luminosa sala d’attesa
  • Nuovi box per le terapie fisiche
  • Palestra open space attrezzata 
  • Attrezzatura di ultima generazione

 

Le aree di intervento della Fisioterapia

La fisioterapia è la disciplina che si occupa della prevenzione, della cura e della riabilitazione motoria e funzionale. Presso la Casa di Cura San Camillo di Cremona, la fisioterapia opera in diversi ambiti:

 

Tecnologie moderne e fisioterapisti qualificati

Il reparto è dotato di strumentazione avanzata, come il nuovo macchinario per le onde d’urto focalizzate, e di specialisti altamente qualificati, capaci di offrire risposte mirate e personalizzate alle esigenze di ogni paziente. 

 

Che attività e trattamenti offre la Casa di Cura San Camillo per la riabilitazione del pavimento pelvico?

2025-09-05
Che attività e trattamenti offre la Casa di Cura San Camillo per la riabilitazione del pavimento pelvico?

Presso la nostra Casa di Cura il paziente con problematiche legate al pavimento pelvico viene seguito con un approccio multidisciplinare, che unisce la competenza di medici specialisti alla professionalità dei fisioterapisti. Il percorso inizia con visite accurate che, grazie a una diagnosi precisa, permettono di creare un programma di riabilitazione personalizzato, progettato per rispondere alle esigenze specifiche di ogni paziente.

Quali sono le attività fisioterapiche disponibili al San Camillo?

Il reparto di fisioterapia offre tantissimi trattamenti, che integrano le tecnologie più avanzate con le metodiche tradizionali:

  • terapia manuale: tecniche mirate per migliorare la forza, il rilassamento e la funzionalità del pavimento pelvico;
  • biofeedback e FES: grazie a macchinari di ultima generazione, queste tecniche aiutano a monitorare e stimolare la muscolatura, offrendo un feedback diretto e migliorando la consapevolezza del paziente; 
  • terapia comportamentale: un approccio educativo che insegna al paziente a gestire correttamente le funzioni del pavimento pelvico, migliorando aspetti come la continenza e il rilassamento muscolare.

Un supporto integrato per il benessere psicosociale

Il percorso riabilitativo al San Camillo non si limita agli aspetti fisici, ma integra anche un supporto psicosociale. Questo approccio globale tiene conto dell’impatto che le problematiche del pavimento pelvico possono avere sulla qualità della vita del paziente, offrendo strumenti per affrontare anche i disagi psicologici e sociali associati.

 

Esistono controindicazioni legate all’uso delle onde d’urto?

2025-09-04
Esistono controindicazioni legate all’uso delle onde d’urto?

L’impiego delle onde d’urto focali presenta poche controindicazioni, principalmente associate a specifiche condizioni cliniche:

  • pacemaker
  • epilessia
  • gravidanza
  • patologie importanti della coagulazione del sangue
  • assunzione di terapia anticoagulante
  • patologie neoplastiche attive
  • infezioni in corso, in particolare nella zona da trattare o in aree ad essa vicine

 

Possibili effetti collaterali delle onde d’urto

Gli effetti collaterali sono pressoché assenti. Oltre a una lieve dolorabilità al termine della seduta, possono comparire piccoli ematomi nella zona trattata. Questi disturbi si risolvono facilmente applicando ghiaccio sulla parte interessata per circa 10-15 minuti.

 

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Il trattamento con onde d’urto è doloroso?

2025-09-03
Il trattamento con onde d’urto è doloroso?

Il trattamento con le onde d’urto focali può causare una lieve dolorabilità (sensazione di fastidio), ma grazie al macchinario in dotazione è generalmente ben tollerato. L'apparecchiatura consente infatti di modulare completamente l’intensità in base alla soglia del dolore del paziente.

 

 

Al termine della seduta, il paziente può riprendere regolarmente tutte le attività quotidiane, senza alcuna limitazione, anche in presenza di un lieve dolore residuo.

 

Per alleviare ogni eventuale dolore residuo, è sufficiente applicare del ghiaccio sulla zona trattata per circa 10-15 minuti.

 

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Onde d’urto in ambito ortopedico: le principali applicazioni

2025-09-02
Onde d’urto in ambito ortopedico: le principali applicazioni

Le onde d’urto trovano ampio impiego in Fisioterapia, in particolare nel trattamento delle tendinopatie, manifestazioni patologiche del tendine. Queste condizioni possono manifestarsi in forma acuta (associata a un processo infiammatorio) o cronica (quando il problema persiste e si altera la struttura del tendine).

 

 

La terapia risulta efficace in entrambe le situazioni, grazie alla sua azione:

  • in modalità antalgica (antidolorifica), riducendo il dolore nelle fasi iniziali;
  • in modalità anabolica, stimolando il metabolismo cellulare dei tenociti (le cellule che costituiscono il tessuto tendineo) e favorendo i processi riparativi.

 

Onde d’urto per le pseudoartrosi

Le onde d’urto trovano applicazione anche nel trattamento delle pseudoartrosi, condizioni in cui si forma tessuto fibrocartilagineo all’interno dell’osso, compromettendo la sua solidità strutturale. Applicata con precisione nel punto interessato, l’onda d’urto stimola i processi di calcificazione, favorendo così la guarigione dell’osso.

 

Applicazioni nelle patologie cartilaginee

Questa terapia è indicata anche in caso di condropatie e altre patologie della cartilagine articolare, legate a fenomeni di usura.

 

Trattamento della fascite plantare ed epicondilite

Tra le patologie più comuni trattate con le onde d’urto rientrano:

  • fascite plantare, caratterizzata da dolore e infiammazione della fascia plantare;
  • epicondilite (dolore al gomito laterale) e l’epitrocleite (dolore al gomito mediale).

 

Onde d’urto per il dolore muscolare

Infine, le onde d’urto possono essere utilizzate anche nel trattamento del dolore muscolare, dove l’effetto antalgico contribuisce a riportare la muscolatura a uno stato di normalità.