Portale della Fondazione Opera San Camillo - Dettaglio News - Cremona
Quali sono le accortezze per prevenire le cadute degli anziani?
Le cadute in età geriatrica possono portare a conseguenze gravi, soprattutto in pazienti che soffrono di osteoporosi, compromettendo la qualità di vita e l’autonomia del paziente.
Come rendere la casa più sicura per gli anziani?
Un primo passo per prevenire le cadute è migliorare la sicurezza dell’ambiente domestico. Possono fare la differenza accorgimenti apparentemente banali come:
• rimuovere oggetti sul pavimento che possano rappresentare un ostacolo;
• eliminare tappeti o scegliere tappeti antiscivolo, poiché anche un lieve spessore può causare inciampi e cadute in persone con difficoltà di deambulazione.
Queste semplici misure aiutano a ridurre significativamente il rischio di caduta in casa.
Quali ausili possono prevenire le cadute?
Per gli anziani a rischio di caduta, è fondamentale l’utilizzo di ausili adeguati. La scelta dell’accessorio corretto deve essere effettuata con il supporto di professionisti qualificati, come i fisioterapisti. Tra gli ausili più comuni troviamo:
• bastoni e stampelle anti-branchiali;
• deambulatori tradizionali o alti, a seconda delle necessità specifiche.
La selezione dell’ausilio più idoneo è determinante per garantire una maggiore stabilità e prevenire cadute.
Come ridurre il rischio di osteoporosi con l’alimentazione?
Ci sono numerosi fattori di rischio modificabili che possono contribuire a ridurre la probabilità di sviluppare osteoporosi.
Di seguito un elenco di buone abitudini quotidiane che possono fare la differenza.
• Un’alimentazione sana: seguire una dieta equilibrata ricca di nutrienti essenziali per la salute delle ossa.
• Uno stile di vita attivo: mantenere un’attività fisica regolare per stimolare e rafforzare il tessuto osseo.
• Controllo del peso: evitare il sovrappeso e l’obesità, che possono influire negativamente sulla salute ossea.
• Riduzione dei consumi nocivi: limitare il consumo eccessivo di alcolici e smettere di fumare, entrambi ritenuti comportamenti che aumentano il rischio di osteoporosi.
Osteoporosi: quali alimenti per la prevenzione?
Una dieta equilibrata, ricca di alimenti contenenti calcio e povera di caffè, alcol e sale, rappresenta uno dei pilastri della prevenzione e del trattamento dell’osteoporosi.
Tra i cibi con il maggiore contenuto di calcio troviamo:
• latte e latticini, in particolare i formaggi stagionati;
• frutta secca, come mandorle e noci;
• pesce azzurro;
• ortaggi a foglia verde.
Tuttavia, è importante ricordare che il calcio non viene assorbito in modo uguale nonostante sia presente in tutti questi alimenti. Il massimo assorbimento si ottiene dal latte e dai latticini, mentre negli alimenti vegetali, come ortaggi a foglia verde e frutta secca, l’assorbimento è ridotto a causa della presenza di fosfati o antinutrienti, come gli ossalati, che si legano al calcio nell’intestino.
Quali alimenti limitare in caso di osteoporosi?
Non esistono alimenti strettamente vietati per la prevenzione dell’osteoporosi, ma è consigliabile evitare eccessi che possono interferire con l’assorbimento del calcio o favorirne l’eliminazione. Tra questi:
• caffè e alcol, che riducono l’assorbimento intestinale del calcio e aumentano la sua eliminazione con le urine;
• sale, il cui consumo eccessivo favorisce la perdita di calcio attraverso le urine.
Quali sono gli sport che favoriscono la densità ossea?
Per chi è a rischio di osteoporosi sono raccomandati sport in carico con questa espressioni si intendono tutte le attività praticate in opposizione alla gravità o con l’aggiunta di carichi esterni. Gli sport che avvengono in acqua, dove il peso corporeo è ridotto dalla presenza del liquido, sono esclusi da questa categoria. Esempi di sport in carico includono corsa, rugby, calcio, pallavolo e basket.
Quali benefici apportano gli sport in carico?
Gli sport in carico favoriscono l’adattamento del tessuto osseo e ne migliorano la densità, prevenendo patologie ossee come l’osteoporosi. Tuttavia il tipo di attività e l’intensità giocano un ruolo fondamentale.
• Camminata: stimola l’adattamento osseo solo nei primi 5-10 minuti. Dopo questo periodo, il ripetersi dello stesso carico, senza variazioni, non genera ulteriori benefici in termini di densità ossea.
• Sport con alternanza di carichi: attività come rugby, calcio, basket e pesistica, grazie all’alternanza tra carichi elevati e periodi di scarico, apportano un maggiore adattamento osseo rispetto agli sport che mantengono un carico costante.
A chi sono adatti gli sport in carico?
Gli sport in carico più intensi, come quelli da contatto o con carichi elevati, sono indicati solo per soggetti sani. Per i soggetti affetti da osteoporosi, invece, è fondamentale evitare gli sport da contatto a causa dell’aumento del rischio di fratture.
Test gratuiti per il diabete alla Casa di Cura San Camillo
La prevenzione è il primo passo per prendersi cura di sé. Ecco perché la Casa di Cura San Camillo di Cremona promuove un’importante iniziativa dedicata alla prevenzione del diabete, malattia silenziosa in forte crescita, che in Italia colpisce oltre 4 milioni di persone.
Lo staff di Diabetologia, composto da medici, infermieri e dietisti ha effettuato test di glicemia capillare, rilevando parametri antropometrici e dispensando utili consigli per la prevenzione di questa patologia. Per tutto il pomeriggio, infatti, oltre al test glicemico, sono stati offerti consigli personalizzati sulla prevenzione del diabete e dell’obesità, due condizioni strettamente legate tra loro.
Il diabete, se non diagnosticato e curato per tempo, può provocare complicazioni anche serie, interessando cuore, occhi, reni, sistema nervoso e apparato circolatorio. Il vero rischio? Spesso il diabete non dà sintomi evidenti nelle fasi iniziali, e può restare inosservato per anni producendo gravi danni.
La Casa di Cura San Camillo si conferma così un punto di riferimento per la salute e il benessere della comunità, promuovendo attività concrete e gratuite al servizio dei cittadini.
Questa iniziativa che ha lo scopo di sensibilizzare le persone verso una patologia dalle conseguenze potenzialmente importanti, aumentando al contempo la consapevolezza dell'efficacia dell'attività di prevenzione.
Un piccolo gesto oggi può fare la differenza per la salute di domani.

Leggi l'intervista al responsabile del Centro per la prevenzione e cura del diabete dottor Pierangelo Lazzari uscito su Mondo Padano.

Quando iniziare con la prevenzione per l’osteoporosi?
La prevenzione dell’osteoporosi dovrebbe iniziare già nelle prime fasi della vita, durante l’infanzia e l’adolescenza. È in questo periodo che si costruisce la maggior parte della massa ossea, raggiungendo intorno ai 20-25 anni quello che viene definito il picco di massa ossea, ossia il momento in cui la densità ossea è al suo massimo livello.
L’importanza dello stile di vita per prevenire l’osteoporosi
Dopo aver raggiunto il picco di massa ossea, la densità ossea tende a mantenersi stabile, salvo condizioni particolari come patologie o utilizzo di alcuni farmaci. A questo punto, lo stile di vita e l’attività fisica regolare giocano un ruolo cruciale per ridurre al minimo la perdita di massa ossea e prevenire l’osteoporosi.
Presso la Casa di Cura San Camillo, promuoviamo percorsi di prevenzione personalizzati, che includono indicazioni su alimentazione, attività fisica e strategie per preservare la salute delle ossa a ogni età.
Giornata nazionale della salute della donna
Il 22 aprile 2025 ricorre il decimo anniversario della Giornata nazionale della salute della donna, istituita per promuovere la cultura della prevenzione, dell’ascolto del corpo e del benessere femminile in tutte le sue sfumature.
Un tema che si intreccia in modo diretto con la ginecologia, disciplina che si occupa di seguire la salute della donna lungo in tutto l’arco della vita.
Con un’équipe dedicata e servizi specializzati, come la riabilitazione del pavimento pelvico, il nostro obiettivo è aiutare ogni paziente a vivere in equilibrio con il proprio corpo, tutelando la salute e la qualità della vita.
Quali servizi offre ginecologia della Casa di Cura San Camillo Cremona?
Il nostro ambulatorio di ginecologia offre visite specialistiche e diagnostica ecografica per tutte le età e condizioni. Particolare attenzione viene riservata ai programmi di prevenzione, con screening mammografici, Pap test ed ecografia pelvica transvaginale e ai disturbi ginecologici legati alla menopausa.
Un approccio empatico, personalizzato e aggiornato permette alle donne di affrontare con consapevolezza ogni fase della propria vita, grazie anche al supporto di professionisti qualificati.
Cos'è la riabilitazione del pavimento pelvico e perché è utile alle donne?
La riabilitazione del pavimento pelvico è una delle risorse più efficaci per migliorare la qualità della vita femminile, spesso compromessa da disturbi comuni ma troppo spesso sottovalutati. Incontinenza urinaria, dolore pelvico e prolassi sono solo alcune delle problematiche trattate con successo da questa terapia.
Presso la Casa di Cura San Camillo Cremona è attivo un servizio specialistico dedicato alla riabilitazione del pavimento pelvico, con personale esperto e tecnologie mirate per restituire equilibrio, funzionalità e benessere. Sotto la guida del fisioterapista, le pazienti possono seguire trattamenti riabilitativi mirati per raggiungere diversi obiettivi, tra cui:
- Recuperare il controllo della vescica;
- ridurre il dolore pelvico;
- ridurre l’uso di farmaci per incontinenza e dolore;
- prevenire, quando possibile, il ricorso a un intervento chirurgico.
Questo tipo di riabilitazione è un percorso terapeutico non invasivo, personalizzato e orientato alla cura profonda della salute intima femminile.
Papa Francesco è tornato alla Casa del Padre
Papa Francesco è morto oggi all’età di 88 anni. Il Pontefice, amatissimo in tutto il mondo, si è spento serenamente circondato dalla preghiera dei fedeli e dall’affetto di chi ha camminato al suo fianco.
Guida spirituale dal cuore semplice e profondo, Papa Francesco lascia un segno indelebile nel mondo. Il suo pontificato è stato un inno alla misericordia, con uno sguardo costante rivolto agli ultimi, in particolare agli ammalati. Li ha abbracciati con gesti di tenerezza, parole di conforto e visite che andavano oltre i protocolli.
Per lui, ogni sofferenza era sacra, ogni volto segnato dalla malattia era un’icona vivente di Cristo. Ha ricordato al mondo che la dignità non si misura nella salute, ma nell’amore che si dona. La sua eredità vivrà nei cuori di chi ha trovato speranza nel suo sguardo.
Un augurio per una Pasqua gioiosa
«Camminare insieme significa essere tessitori di unità.» Papa Francesco.
Queste parole, cariche di significato e speranza, ci ricordano il valore profondo della Pasqua: un invito a riscoprire il senso del cammino condiviso, a tendere la mano, a prenderci cura gli uni degli altri, riconoscendo in ogni volto la stessa dignità.
Nella Casa di Cura San Camillo Cremona questo messaggio si intreccia con l’esempio vivo di San Camillo de Lellis, che ha fatto della cura del malato una missione d’amore, insegnandoci a servire «come una madre serve il suo unico figlio malato».
Con questo spirito, vogliamo ringraziare tutti i nostri specialisti, infermieri, operatori sanitari e collaboratori per l’impegno, la dedizione e l’umanità con cui ogni giorno accompagnano i nostri pazienti. E un pensiero speciale va proprio a loro, i pazienti, che si affidano a noi con fiducia.
Auguri sinceri di una Pasqua serena a voi e alle vostre famiglie.
Giornata mondiale della salute
Il 7 aprile, in occasione della Giornata mondiale della salute promossa dall’OMS, l’attenzione globale si concentra sul tema "Healthy beginnings, hopeful futures", ovvero sull’importanza di garantire alle donne un percorso di salute consapevole e continuo.
La salute femminile è ancora oggi un ambito che richiede attenzione e investimenti mirati. In molte aree del mondo prevenzione, diagnosi e cura in ambito ginecologico continuano a rappresentare una sfida sanitaria rilevante.
La Giornata mondiale della salute 2025 è l’occasione per ribadire un principio fondamentale: prendersi cura della salute delle donne significa investire nel benessere dell’intera società. Nella nostra Casa di Cura questo impegno si traduce ogni giorno in percorsi di prevenzione, diagnosi e cura dedicati alla salute ginecologica, grazie a professionisti specializzati e servizi personalizzati.
Quali servizi offre l'ambulatorio di ginecologia della Casa di Cura San Camillo di Cremona?
Il nostro ambulatorio ginecologico offre una gamma completa di prestazioni dedicate alla salute femminile:
- Visite ginecologiche: per il monitoraggio e la valutazione dello stato di salute dell’apparato genitale femminile.
- Pap test: screening utile per la diagnosi precoce delle patologie della cervice uterina.
- Ecografia pelvica transvaginale: esame diagnostico che consente la valutazione accurata di utero, ovaie e tube di Falloppio.
Lo sport fa bene alle ossa!
Gli sport in carico giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo osseo, oltre che nella prevenzione e gestione dell’osteoporosi. Scegliere l’attività fisica giusta può fare la differenza per mantenere e migliorare la densità ossea.
Quali sport favoriscono la densità ossea?
Il carico meccanico sulle ossa stimola i processi di adattamento che contribuiscono a rafforzarle.
Al contrario, gli sport praticati in acqua, che riducono il carico, non sono altrettanto efficaci. Per i soggetti sani, in un contesto preventivo, sono consigliati sport che prevedono carichi elevati alternati a periodi di riposo. Esempi includono rugby, sollevamento pesi e calcio. Sebbene siano considerati sport traumatici, le variazioni di carico che comportano sono utili per migliorare la densità ossea.
Quali sport sono adatti a chi ha l’osteoporosi?
Per i soggetti affetti da osteoporosi, gli sport in carico sono anch’essi indicati, ma è fondamentale evitare sport da contatto, come rugby o calcio. Questi ultimi aumentano il rischio di fratture, una delle complicanze più gravi associate all’osteoporosi. È importante scegliere attività che stimolino le ossa senza esporle a sollecitazioni eccessive o a traumi.
Quando si costruisce la densità ossea?
La densità ossea si costruisce principalmente durante l’età evolutiva, tra gli 11 e i 17 anni. Numerosi studi dimostrano che il tipo di attività fisica praticata in questa fase influisce significativamente sulla salute ossea. Ad esempio, adolescenti che praticano sport in carico sviluppano una densità ossea superiore rispetto ai coetanei che si dedicano a sport in acqua, come il nuoto. Questo sottolinea l’importanza di scegliere attività adeguate già in giovane età per prevenire problematiche future.
Perché è importante prevenire il diabete?
Il diabete di tipo 2 è una patologia che può rimanere a lungo asintomatica, rendendo la diagnosi spesso casuale. Durante questo periodo, però, l’organismo è esposto a livelli anomali e cronici di zucchero nel sangue, che possono causare gravi complicazioni a lungo termine.
Cosa succede se il diabete non viene trattato?
L’esposizione cronica a livelli elevati di glicemia può colpire diversi organi e apparati, causando alterazioni significative a diversi organi.
- Occhi: tra le patologie più comuni in questi casi rientra la retinopatia diabetica, che può compromettere gravemente la vista.
- Cuore: la cardiopatia ischemica, che aumenta il rischio di infarti, è una delle complicanze più riscontrate.
- Cervello: con gli ictus legati all’alterazione dei vasi sanguigni cerebrali.
- Arterie: causando una riduzione del flusso sanguigno, specialmente agli arti inferiori, con rischio di insufficienza vascolare.
- Nervi: con l’insorgere di neuropatia diabetica, che provoca danni cronici al sistema nervoso.
L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce nel diabete
Prevenire il diabete significa evitare l’esposizione prolungata degli organi a livelli elevati di glicemia. Una diagnosi precoce permette di intervenire tempestivamente, riportandola a livelli normali. In questo modo gli apparati vengono protetti, riducendo le alterazioni croniche e ritardando l’insorgenza di complicazioni, talvolta evitandole completamente. Un trattamento adeguato del diabete può avere un impatto significativo, rallentando l’evoluzione della malattia e preservando la salute generale del paziente.
Esercizi riabilitativi per l’osteoporosi
I carichi utilizzati per la riabilitazione durante gli esercizi per chi soffre di osteoporosi devono essere attentamente adattati in base alla condizione clinica del paziente, tenendo conto del grado di osteoporosi e della gravità della patologia. È essenziale considerare anche eventuali comorbidità presenti (ovvero altre patologie), per garantire che l’esercizio sia sicuro ed efficace.
Quali esercizi sono indicati per chi soffre di osteoporosi?
Ciò che è fondamentale evitare è l’applicazione di carichi sotto soglia, che non apporterebbero alcun beneficio alla densità ossea e non aiuterebbero il paziente a migliorare il suo stato di salute. Al contrario, carichi troppo bruschi o movimenti rapidi possono creare sollecitazioni ossee non tollerabili, aumentando il rischio di eventi fratturativi.
Come individuare l’esatto apporto di carico?
Per individuare il giusto apporto di carico è cruciale affidarsi a professionisti formati, come i fisioterapisti laureati. Questi specialisti conoscono le condizioni specifiche di ogni paziente, potendo così creare un percorso terapeutico personalizzato. La cosiddetta "terapia sartoriale" viene cucita su misura, considerando le esigenze individuali per garantire la massima sicurezza e l’efficacia del trattamento.
Affidarsi a professionisti qualificati è determinante per il successo della terapia. Al contrario, una gestione inadeguata, ad esempio da parte di operatori non specializzati, può portare a gravi complicazioni, come fratture, che peggiorano notevolmente la qualità di vita del paziente.
Festa della donna: la prevenzione come atto di amore verso di sé
In occasione della Giornata internazionale della donna, troviamo doveroso focalizzare la nostra attenzione sull’importanza della salute femminile, che dipende in buona parte, senza dubbio, dalle attività di prevenzione e da un’adeguata attenzione a tutte le patologie, dalle più comuni alle più serie.
In particolare, l’equilibrio ormonale e il benessere del seno sono due aspetti fondamentali per la qualità della vita di una donna. La nostra Casa di Cura San Camillo offre servizi specialistici di Endocrinologia e Senologia, garantendo percorsi diagnostici e terapeutici mirati a prevenzione, diagnosi precoce e trattamento delle principali patologie endocrine e senologiche.
Endocrinologia: l’equilibrio ormonale per la nostra salute
Gli ormoni regolano molteplici funzioni del nostro organismo, e un loro squilibrio può portare a disturbi che influiscono sulla qualità della vita. Il servizio di Endocrinologia è specializzato nella diagnosi e nella gestione delle principali patologie endocrine, tra cui:
- malattie della tiroide, quali ipotiroidismo, ipertiroidismo, tiroiditi e noduli tiroidei;
- disturbi del metabolismo, come il diabete, l’obesità o la sindrome metabolica;
- patologie dell’ipofisi e delle ghiandole surrenali;
- disturbi ormonali femminili, come la sindrome dell’ovaio policistico, la menopausa e le alterazioni del ciclo mestruale.
Una visita endocrinologica specialistica permette di individuare precocemente eventuali alterazioni e impostare un trattamento personalizzato. La diagnosi viene supportata da esami di laboratorio e strumentali per garantire un inquadramento clinico completo.
Senologia: diagnosi precoce per la salute del seno
Le patologie senologiche, in particolare il tumore alla mammella, rappresentano una delle principali sfide per la salute della donna. La diagnosi precoce è essenziale per aumentare le possibilità di cura e migliorare la prognosi. Per questo motivo, offriamo un servizio di diagnostica senologica avanzata, che comprende:
- l’ecografia mammaria, un esame di primo livello utile per individuare alterazioni nei tessuti del seno;
- la risonanza magnetica mammaria, indicata nei casi di sospetta neoplasia o per monitorare pazienti con fattori di rischio elevati;
- i percorsi di prevenzione personalizzati, pensati per le donne che desiderano monitorare costantemente la salute del proprio seno.
La prevenzione come scelta di benessere
Affidarsi a specialisti esperti e sottoporsi regolarmente a controlli mirati permette di ridurre il rischio di sviluppare patologie gravi e di affrontare eventuali problematiche in modo tempestivo ed efficace. La Casa di Cura San Camillo di Cremona si impegna a garantire un approccio multidisciplinare e personalizzato, mettendo al centro il benessere delle proprie pazienti.
Prenotare una visita endocrinologica o senologica è il primo passo per prendersi cura della propria salute con consapevolezza e tranquillità. La prevenzione è la migliore strategia per un futuro sereno e in equilibrio.
Quali abitudini alimentari ci aiutano a prevenire l'osteoporosi?
La prevenzione dell’osteoporosi deve iniziare fin dalla giovane età, poiché è durante l’infanzia e l’adolescenza che costruiamo il nostro patrimonio osseo, che ci accompagnerà per tutta la vita.
La dieta corretta per prevenire l’osteoporosi
Seguire una dieta sana ed equilibrata si rivela cruciale in caso di patologie ossee. Di seguito alcuni consigli utili.
• Mantenere il normopeso: il controllo del peso corporeo è importante per il benessere generale e delle ossa.
• Limitare il consumo di sale: evitare non solo il sale aggiunto, ma anche alimenti ricchi di sodio come salumi, alimenti in scatola, patatine e affettati.
• Evitare alcol e fumo: entrambi rappresentano fattori di rischio per la salute ossea.
Oltre alle abitudini alimentari, è importante mantenere uno stile di vita attivo. L’attività fisica regolare, insieme a una dieta bilanciata, contribuisce a preservare la salute delle ossa e a prendersi cura del proprio benessere in senso globale.
Il Dottor Paolo Bertanzetti è il nuovo responsabile dell'Unità Operativa di Ortopedia
Il suo approccio in ambito ortopedico e traumatologico, con particolare attenzione alle nuove procedure conservative e chirurgiche (interventi mininvasivi), e la sua consolidata esperienza nel campo della chirurgia protesica dell'anca, del ginocchio e della chirurgia sportiva sono tratti distintivi della sua carriera.
"Assumere la responsabilità dell'Unità Operativa di Ortopedia è una grande opportunità per ampliare l'offerta della Casa di Cura San Camillo e grande stimolo di crescita professionale” dichiara il Dottor Bertanzetti, "Il nostro obiettivo è mantenere l'eccellenza raggiunta nella chirurgia protesica e ricostruttiva, ampliare l'offerta alla chirurgia mininvasiva applicata anche alla chirurgia sportiva, protesica, sia traumatica che degenerativa, valorizzando e potenziando il lavoro di squadra e l'approccio innovativo.”
Con il supporto di tutto il personale dell'Unità Operativa di Ortopedia continueremo a rispondere ai bisogni dei pazienti con trattamenti personalizzati, adottando le più moderne tecnologie.
Che attività e trattamenti offre la Casa di Cura San Camillo per la riabilitazione del pavimento pelvico?
Presso la nostra Casa di Cura il paziente con problematiche legate al pavimento pelvico viene seguito con un approccio multidisciplinare, che unisce la competenza di medici specialisti alla professionalità dei fisioterapisti. Il percorso inizia con visite accurate che, grazie a una diagnosi precisa, permettono di creare un programma di riabilitazione personalizzato, progettato per rispondere alle esigenze specifiche di ogni paziente.
Quali sono le attività fisioterapiche disponibili al San Camillo?
Il reparto di fisioterapia offre tantissimi trattamenti, che integrano le tecnologie più avanzate con le metodiche tradizionali:
- terapia manuale: tecniche mirate per migliorare la forza, il rilassamento e la funzionalità del pavimento pelvico;
- biofeedback e FES: grazie a macchinari di ultima generazione, queste tecniche aiutano a monitorare e stimolare la muscolatura, offrendo un feedback diretto e migliorando la consapevolezza del paziente;
- terapia comportamentale: un approccio educativo che insegna al paziente a gestire correttamente le funzioni del pavimento pelvico, migliorando aspetti come la continenza e il rilassamento muscolare.
Un supporto integrato per il benessere psicosociale
Il percorso riabilitativo al San Camillo non si limita agli aspetti fisici, ma integra anche un supporto psicosociale. Questo approccio globale tiene conto dell’impatto che le problematiche del pavimento pelvico possono avere sulla qualità della vita del paziente, offrendo strumenti per affrontare anche i disagi psicologici e sociali associati.
I principali fattori di rischio del diabete di tipo 2
Fattori come un’alimentazione sbilanciata e una scarsa attività fisica rappresentano i principali determinanti dello sviluppo del diabete. Alla base spesso si riscontra un eccesso di calorie, zuccheri e grassi che favoriscono l’aumento di peso, il sovrappeso e l’obesità.
Quali sono i cibi da evitare per il diabete?
Una dieta ricca di carboidrati a rapido assorbimento (zuccheri semplici) e grassi in eccesso contribuisce all’aumento di peso e, nel tempo, all’alterazione del metabolismo. Questo squilibrio impedisce all’organismo di utilizzare correttamente l’insulina, portando a un progressivo aumento della glicemia.
Chi ha il diabete può fare attività fisica?
Assolutamente sì. L’inattività fisica limita il consumo degli zuccheri nel sangue, aggravando ulteriormente lo squilibrio metabolico. Associata a un’alimentazione scorretta, favorisce l’accumulo di peso e il peggioramento della sensibilità all’insulina.
Come si riconosce l’insulino-resistenza
L’aumento di peso, derivante dall’unione di alimentazione scorretta e inattività fisica, provoca un’alterazione nell’utilizzo dell’insulina da parte dell’organismo. Questa condizione, chiamata appunto insulino-resistenza, rappresenta un passaggio chiave nello sviluppo del diabete di tipo 2. Con il tempo, l’insulino-resistenza porta a un progressivo incremento della glicemia, fino alla diagnosi di diabete.
Correggere gli stili di vita è fondamentale per prevenire il diabete di tipo 2. Un’alimentazione equilibrata e un’attività fisica regolare possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare questa patologia, migliorando la salute generale.
Giornata nazionale in memoria delle vittime di Covid
Istituita nel 2021, questa giornata è un’occasione per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita a causa del Covid-19, un atto doveroso nei confronti delle vittime e delle loro famiglie. È anche un momento per rinnovare il riconoscimento a medici, infermieri e operatori sanitari che hanno affrontato l’emergenza con eccezionale coraggio, spesso mettendo a rischio la propria vita.
Il 18 marzo del 2020 le immagini degli autocarri militari che trasportavano le bare da Bergamo hanno segnato profondamente la memoria collettiva, diventando il simbolo della tragedia che ha colpito migliaia di famiglie.
La Casa di Cura San Camillo di Cremona, in questa occasione, vuole rendere omaggio alla memoria del Direttore Sanitario Leonardo Marchi, figura di riferimento per la Casa di Cura, e ricordare con affetto Fratel Antonio Pintabona e Padre Avi.
Nel pieno dell’emergenza, la nostra struttura ha operato in prima linea per assistere i pazienti dell’Agenzia di Tutela della Salute Val Padana e delle Aziende Socio-Sanitarie Territoriali. Il trattamento e la protezione dei pazienti sono da sempre la nostra missione, un impegno che continuiamo a onorare con dedizione e professionalità con la consapevolezza che la memoria di ciò che abbiamo vissuto deve guidarci nel futuro.
Fame fisica o fame emotiva? Come riconoscerle e gestirle al meglio
Il nostro organismo regola l'alimentazione attraverso il meccanismo di fame e sazietà che scandisce i tempi della nutrizione spingendoci a mangiare quando proviamo la sensazione di fame.
Tuttavia se l’alimentazione fosse controllata unicamente da meccanismi di fame e sazietà, la maggior parte delle persone sarebbe al suo peso ideale e mangiare sarebbe come respirare, un compito necessario, ma non eccitante.
Non sempre, infatti, mangiamo per soddisfare la fame: capita di rivolgerci al cibo per ottenere conforto (“comfort food”), per ridurre lo stress o per trovare sollievo alla noia, all’ansia, alla rabbia.
In generale, il cibo rappresenta una fonte di benessere: buono, disponibile in ogni momento, facile da ottenere e non particolarmente dannoso.
È importante comprendere la motivazione che spinge a mangiare: emozioni o necessità di cibo?
È necessario distinguere tra fame fisica e fame emotiva.
Cos’è la fame fisica?
Con fame fisica si intende il segnale che interviene per avvertirci che l’organismo (cervello, muscoli, organi interni) sta finendo il carburante.
I dietisti e gli altri specialisti della nutrizione ci fanno notare come questo tipo di fame intervenga quando nel corpo c’è un deficit di energia, che va letto come una richiesta di introduzione di carboidrati, grassi e proteine, al fine di andare incontro a tale necessità.
Cos’è la fame emotiva?
La fame emotiva, al contrario, è un tipo di fame che arriva quando situazioni o processi di pensiero fanno venire la “voglia di cibo” e non per un reale deficit di energia.
Avviene così che quando mangiamo per fame emotiva lo facciamo inconsapevolmente, senza renderci conto che ciò di cui abbiamo bisogno in quel momento non è il cibo, ma altro.
La fame emotiva può manifestarsi con elevate intensità ed è per questo che è facile sbagliarsi e confonderla con la fame fisica.
Le differenze tra fame emotiva e fisica
• La fame emotiva arriva improvvisamente. In pochi istanti sentiamo di dover mangiare, e dobbiamo farlo subito. Anche se abbiamo mangiato poco tempo prima, sentiamo l’urgenza di mangiare di nuovo.
• La fame emotiva richiede particolari alimenti o “comfort food”. A differenza della fame fisica, in cui qualsiasi cibo (anche carote, frutta, un pezzo di pane semplice) può soddisfare l’impulso, nella fame emotiva siamo attratti da cibi ricchi di grassi o zucchero. Sentiamo di aver bisogno di cioccolata o pizza, e nient’altro può soddisfarci.
• La fame emotiva si associa a un “mangiare inconsapevole”. Prima che possiate rendervene conto, avrete finito la busta delle patatine o il pacchetto di biscotti. Il più delle volte si è disattenti e di conseguenza il cibo non è assaporato ma “buttato dentro”.
• Spesso, la fame emotiva rimane anche dopo aver mangiato e anche quando il senso di pienezza è stato raggiunto. Lo stomaco dice basta, ma la testa ci spinge a continuare oltre il senso di sazietà.
• La fame emotiva si avverte nella “testa”. Niente vuoto o brontolii nello stomaco; pensiamo a un alimento, al suo sapore, al suo odore e lo dobbiamo avere.
• Soddisfare la fame emotiva ci fa sentire in colpa e spesso, dopo averlo fatto, proviamo sentimenti di vergogna. Questo avviene perché, in qualche modo, una parte di noi è consapevole
di aver mangiato per motivi diversi dalla necessità biologica. Sappiamo che non era il nostro corpo ad averne bisogno e sappiamo anche che non avremmo dovuto farlo, ma lo facciamo comunque.
Usare il cibo per gestire uno stato emotivo, come ad esempio “mangio perché ho bisogno di calmarmi” oppure “mangio perché ho bisogno di rilassarmi dopo una giornata di duro lavoro”, può produrre nell’immediato un senso di benessere e rilassamento ma, se applicato con regolarità può condurre ad un abbassamento del livello di benessere psicofisico, dovuto in parte alla scarsità ed esiguità nella scelta degli stimoli gratificanti e dall’altro al non riconoscimento di stati emotivi come ad esempio ansia, tristezza e nervosismo a cui far corrispondere una risposta più adeguata del cibo alla risoluzione di eventuali problemi.
Il supporto psicologico nel Percorso MAC della Casa di Cura San Camillo Cremona
Alla Casa di Cura San Camillo Cremona, affrontare la nutrizione significa considerare non solo il corpo, ma anche la mente. Il Percorso Multidisciplinare MAC integra un approccio specialistico integrato che coinvolge nutrizionisti, endocrinologi, psicologi e fisioterapisti per aiutare i pazienti a riconoscere e gestire il rapporto con il cibo.
L’intervento psicologico gioca un ruolo chiave nel distinguere tra fame fisica e fame emotiva, aiutando a comprendere le emozioni che spesso influenzano le scelte alimentari. Attraverso strategie mirate, è possibile sviluppare una maggiore consapevolezza e adottare comportamenti più sani e sostenibili nel tempo.
A marzo e aprile saranno disponibili colloqui individuali gratuiti per in cui sarà possibile effettuare una valutazione antropometrica e ricevere consigli personalizzati.
Calendario degli incontri
Gli appuntamenti si svolgeranno presso l’ambulatorio dietistico (1° piano della Casa di Cura), nelle seguenti date:
- Lunedì 17 marzo dalle 15 alle 17
- Venerdì 28 marzo dalle 15 alle 17
- Giovedì 03 aprile dalle 16 alle 18
- Venerdì 11 aprile dalle 15 alle 17
Per prenotare contattare il numero 0372567437 dalle 8 alle 15 dal lunedì al venerdì.