TC Coronarica (CardioTAC)

Cos'è la TC coronarica?

È una TC (tomografia computerizzata) con mezzo di contrasto che permette di visualizzare l'anatomia e di evidenziare eventuali stenosi delle coronarie. La TC coronarica è un esame particolare in quanto l'acquisizione delle immagini avviene in maniera sincronizzata al tracciato elettrocardiografico. Questo permette di decidere di acquisire i dati utili alla visualizzazione delle coronarie nella fase del ciclo cardiaco in cui il cuore è più fermo.

L'acquisizione delle immagini ha una durata, variabile a seconda della frequenza cardiaca del paziente e dell'apparecchiatura utilizzata, di circa 10 secondi; vengono acquisite immagini del cuore per circa 10 battiti cardiaci.

Non si può fare la TC coronarica a pazienti con ritmo cardiaco instabile (presenza di battiti ectopici) o con frequenza cardiaca elevata (idealmente >65 battiti per minuto). In entrambe queste situazioni i movimenti del cuore non sono costanti nei 10 battiti di acquisizione si avranno pertanto degli artefatti (da frequenza cardiaca) somiglianti a "gradini" sulle immagini.

A cosa serve la TC coronarica?

Lo scopo principale di questo esame è escludere la presenza di malattia coronarica significativa ed evitare di eseguire così inutilmente la coronarografia, esame caratterizzato comunque da una certa invasività:. Nel caso il sospetto clinico di malattia coronarica sia alto è invece opportuno eseguire direttamente la coronarografia in quanto essa consente non solo di visualizzare ma anche di trattare (con intervento di angioplastica ed eventuale posizionamento di stent) le stenosi critiche.

 

A chi è indicata la TC coronarica?

Le categorie di pazienti per cui è indicato questo tipo di esame sono principalmente due:pazienti con discrepanza tra sintomi e prove da sforzo (ad es. paziente con test da sforzo positivo per criteri elettrocardiografici ed assenza di sintomi) e pazienti già sottoposti a due test provocativi (ECG, ecostress, scintigrafia miocardica) con esito contrastante. Vi sono poi altre categorie di pazienti che possono beneficiare di questo esame (ad es. pazienti con by-pass aorto-coronarico, pazienti con cardiomiopatia dilatativa di nuovo riscontro).

Quante radiazioni dà la TC coronarica?

Con le nuove apparecchiature in commercio si è ridotta decisamente la dose di radiazioni al paziente dovuta a questo esame. Oggi, in condizioni ideali, si possono fare esami da 1-2 mSv (millisievert), equivalente alla dose annua assorbita da ciascuno di noi attribuita alla radiazione terrestre (dose molto inferiore ai 20 mSv di solo qualche anno fa). La dose però non è costante per ciascun paziente: varia in base al quesito diagnostico per cui si fa l'esame ed alla corporatura del paziente ed è strettamente dipendente dal ritmo e dalla frequenza cardiaca. La dose di radiazioni di una TC coronarica in un paziente di corporatura media con frequenza di circa 65 battiti per minuto e ritmo stabile è mediamente stimabile a circa 7 mSv.

Coronografia TAC

Sono state molte le innovazioni del servizio diagnostico della Casa di Cura, non ultimo il servizio di Diagnostica Cardio TAC che permette in modo non invasivo lo studio dell'albero coronarico del cuore. In sostanza lo studio di quelle piccole arterie che se si occludono danno l'infarto del miocardio. Capire se l'aterosclerosi ha coinvolto le arterie coronarie prima di creare un problema reale è stata una delle sfide più difficili della medicina preventiva moderna: oggi è una realtà grazie all'evoluzione tecnologica della TAC multistrato di ultima generazione.

La metodica diagnostica riveste un ruolo di grande importanza nella valutazione di pazienti con indagini preliminari dubbie che non consentono una diagnosi certa sull' eventuale presenza di stenosi coronaria significativa ( es. test da sforzo con risultato dubbio ) o di pazienti con dolore toracico atipico e nella valutazione di pazienti ad alto rischio cardiovascolare  (es. ipertensione, fumo, familiarità, dislipidemia, diabete, obesità),

Le apparecchiature a 64 - 128 strati hanno consentito un notevole miglioramento nella visualizzazione del lume dello stent, con buona valutazione dell' eventuale restenosi intrastent e risulta pertanto attendibile l'individuazione di pervietà od occlusione (sensibilità specificità rispettivamente del 78% e 100 % ).

L'importanza della coronarografia TAC per i Pazienti operati può avere un significato anche nell'ottica di poter eseguire la coronaro-TAC periodicamente e ambulatorialmente, piuttosto che sottoporsi a angio coronarografia con ricovero obbligato. Il  principale vantaggio  dell'esame è senz'altro quello di visualizzare, oltre al lume dell'arteria, lo spazio in cui scorre il sangue e la parete del vaso che lo contiene; tutto ciò permette quindi di valutare la presenza di alterazioni tali da non modificare il calibro o il profilo. Un numero elevato di incidenti coronarici acuti avvengono infatti in arterie poco ristrette ma con patologie della parete.

Fino ad ora si poteva rispondere al Paziente o con esami invasivi come la coronarografia o con esami non invasivi (ecocardiografia, scintigrafia, prova da sforzo, ecc..), che pur portando utilissime informazioni dello stato di salute del cuore, non visualizzando le arterie coronariche non permettevano di accertare  la presenza precoce di eventuali  anomalie e placche stenosanti.

Oggi è invece possibile accertare la presenza di calcificazioni , placche ateromasiche, ispessimenti miointimali, aneurismi e varianti anatomiche. 

Concludendo, la Coronaro TAC permette  la visualizzazione  e la valutazione delle arterie coronarie per escludere la presenza di malattia  coronaria significativa con percentuali comprese fra il 97 e il 100 %   dei casi esaminati.

Dal punto di vista tecnico l'esecuzione di questi esami diagnostici richiede l'utilizzo di minor quantità di mezzo di contrasto rispetto al passato e necessita di brevissimi tempi di acquisizione ottimizzata, con conseguente ulteriore notevole riduzione delle dosi di esposizione alle  radiazioni.

Si è aperto quindi nella città di Cremona un nuovo orizzonte nella diagnostica cardiovascolare, sempre più precisa e affidabile e sempre più sicura per il paziente, così da poter estendere il campo di applicazione in un prossimo futuro anche allo screening ed alla prevenzione.

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