Portale della Fondazione Opera San Camillo - Quando è necessario fare la protesi all’anca? - Cremona
Quando è necessario fare la protesi all’anca?
La protesi all’anca consiste nella sostituzione totale o parziale dell’articolazione, composta dall’acetabolo (parte del bacino) e dalla testa del femore. Essa può essere di due tipologie:
- protesi totale, con sostituzione di entrambe le componenti;
- protesi parziale o endoprotesi, con sostituzione della sola parte femorale, indicata principalmente negli anziani con fratture del collo del femore.
Quali patologie la rendono necessaria?
L’indicazione più frequente è l’artrosi avanzata dell’anca (coxartrosi), causata dall’usura progressiva della cartilagine.
Altre cause possono essere:
- necrosi della testa del femore, dovuta a un problema di vascolarizzazione;
- esiti di fratture o consolidazioni non corrette.
Quali sintomi indicano la necessità di intervento?
La decisione di impiantare una protesi si basa su due elementi chiave: dolore e limitazione funzionale.
È indicata quando il soggetto:
- avverte dolore anche nelle attività quotidiane (salire le scale, alzarsi da una sedia, indossare le calze);
- presenta zoppia o difficoltà nel cammino;
- necessita di ausili come bastone o deambulatore.
In tutti questi casi, l’intervento mira a restituire libertà di movimento e migliorare la qualità della vita.
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L’internista è il riferimento per chi presenta sintomi generici persistenti o peggioramento di patologie croniche già diagnosticate.
Il primo trattamento si svolse presso l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitativa di Udine aprendo la strada ad un’attività che successivamente si è estesa in Italia e nel mondo.