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L’importanza del fisiatra nella riabilitazione e la differenza con il fisioterapista: intervista al fisiatra Michele Frati

2022-04-11
L’importanza del fisiatra nella riabilitazione e la differenza con il fisioterapista: intervista al fisiatra Michele Frati

Il fisiatra, oltre ad occuparsi di riabilitazione, lavora in sinergia con il fisioterapista e, presso la Casa di Cura San Camillo, collabora inoltre nel team multidisciplinare all’interno dei percorsi MAC per l’obesità e MAC per i disturbi del movimento. Si tratta quindi di una figura fondamentale nei trattamenti riabilitativi, ma quando è necessario rivolgersi ad un fisiatra e quali sono le differenze tra fisiatra e fisioterapista? Ne parliamo insieme al dottor Michele Frati, medico specialista in fisiatria presso la nostra struttura.

 

Di cosa si occupa la fisiatria al San Camillo e come funziona la vista fisiatrica?

La fisiatria si occupa di riabilitazione ambulatoriale, mentre in degenza si occupa di pazienti con deficit motori/funzionali, di origine prevalentemente ortopedica e neurologica.
La visita fisiatrica ambulatoriale è finalizzata, dopo l’inquadramento diagnostico, alla proposta di un piano riabilitativo individuale da eseguire con un fisioterapista. Quando è necessario, il fisiatra provvede anche alla prescrizione di ausili o alla stesura di una relazione specialistica per problemi medico legali, accertamento di invalidità, idoneità alla guida.
 

Qual è invece la differenza tra fisiatra e fisioterapista? Quando rivolgersi al fisiatra?

La figura del medico fisiatra orienta il fisioterapista, che prende in cura il paziente, al percorso riabilitativo in base alla diagnosi. Le due figure lavorano in sinergia dalla presa in carico alla conclusione del percorso riabilitativo.
 

Il fisiatra collabora con molti specialisti ed è una figura fondamentale in molti percorsi multidisciplinari: qual è il suo ruolo nei trattamenti riabilitativi?

Il fisiatra risulta spesso il “trait d’union”, in un percorso multidisciplinare tra i vari specialisti coinvolti nella cura del paziente, al fine di affrontare globalmente le problematiche nell’ottica del miglior recupero funzionale.
 

Quali tipologie di intervento prevede la riabilitazione alla Casa di Cura San Camillo?

Presso la casa di cura San Camillo, la riabilitazione (ambulatoriale e in degenza) è rivolta prevalentemente al recupero di problematiche ortopediche e neurologiche tramite la fisiokinesiterapia, avvalendosi anche di terapie fisiche e farmacologiche.
 

Come si accede al servizio di riabilitazione?

Al servizio di riabilitazione ambulatoriale si accede tramite prenotazione al cup (SSN con impegnativa o in regime di solvenza). Al ricovero si accede tramite richiesta diretta del medico di base, selezione ambulatoriale dopo visita fisiatrica, richiesta di colleghi della struttura o esterni per trasferimenti da altre unità operative o dal domicilio.
 

Qual è il ruolo del fisiatra all’interno del percorso multidisciplinare MAC per l’obesità?

Il percorso si svolge mediante un incremento dell’attività motoria ma in una maniera strutturata e monitorata nel rispetto delle condizioni cliniche del paziente, un miglior controllo della sua alimentazione disfunzionale e un aiuto psicologico che accompagna appunto il paziente nelle varie fasi di questo processo di cambiamento.

Poi, a seconda del risultato derivato da questo cambiamento di attività motorie e di regime dietetico, e se la terapia non dà risultata o necessita di essere incrementata, esiste la possibilità di posizionare il palloncino gastrico, se il paziente clinicamente viene ritenuto idoneo.

Inoltre, nel caso si raggiungesse un dimagrimento importante, per tutti gli esiti di questo dimagrimento si provvede anche a stilare dei protocolli di tonificazione muscolare e, dove fosse necessario degli interventi di chirurgia plastica.
 

Di cosa si occupa invece nel percorso MAC per i pazienti affetti da disturbo del movimento?

Nel percorso MAC per i pazienti affetti da disturbi del movimento, il fisiatra valuta il paziente e definisce il piano riabilitativo condividendolo con il fisioterapista e con gli altri specialisti del percorso; l’esito del trattamento viene rivalutato a fine ciclo per definire i risultati e fornire eventuali ulteriori indicazioni terapeutiche.