Portale della Fondazione Opera San Camillo - Quali patologie individua dell’angio OCT? - Cremona
Quali patologie individua dell’angio OCT?
La Dottoressa Patrizia Scaroni, oculista, spiega come viene effettuato l’esame dell’angio OCT e quali precauzioni comporta.
L’angio OCT è lo strumento che consente di stabilire la diagnosi di molteplici tipi di patologie retiniche. Generalmente questo esame viene utilizzato per analizzare le patologie del centro della retina come:
- maculopatia
- occlusioni vascolari retiniche, come per esempio delle trombosi venose
- occlusioni arteriose della retina
- edema di natura diabetica
Per quanto riguardo lo studio della periferia della retina si preferisce utilizzare la fluorangiografia, si tratta di un esame più invasivo che utilizza il mezzo di contrasto.
L’angio OCT e la maculopatia
L’utilizzo dell’angio OCT aiuta a svolgere una diagnosi più rapida e meno invasiva per il paziente. Questo esame viene utilizzato per studiare in modo completo la maculopatia legata all'età o la maculopatia giovanili di vario genere. Abbiamo la possibilità di capire se è presente la malattia, se è di tipo attiva e quindi deve essere trattata. In questo modo è possibile definire il trattamento oculistico da eseguire e il suo iter terapeutico.
Quali sono i vantaggi per il paziente
Quindi questo tipo di esame ha rivoluzionato:
- l’analisi
- lo studio delle maculopatie
- la presa in carico del paziente
Questo strumento ha reso tutta la procedura più snella, chiara e completa. Se è necessario avere maggiori informazione si può ricorrere all'utilizzo della fluorangiografia, che richiede l’uso del mezzo di contrasto. Nonostante questo, l’angio OCT ha risolto molti problemi e ha semplificato il lavoro dell’oculista e reso l’iter meno invasivo per il paziente.
Dott.ssa Patrizia Scaroni
Oculista