Portale della Fondazione Opera San Camillo - Gli effetti della gravidanza sul pavimento pelvico - Cremona
Gli effetti della gravidanza sul pavimento pelvico
Durante i nove mesi di gestazione si verificano modificazioni fisiologiche importanti, che con il giusto supporto ginecologico possono essere vissuti e superati senza difficoltà. Tra i principali cambiamenti vi sono l’aumento del progesterone, che rilassa le strutture muscolari, compreso il pavimento pelvico.
Inoltre, il volume crescente della pancia provoca un cambiamento del baricentro corporeo, creando un sovraccarico sulla colonna lombare. A ciò si aggiunge la pressione sugli organi interni esercitata dal peso del bambino, in particolare sulla vescica.
Questi fattori possono causare problematiche come l’incontinenza urinaria da urgenza o, più raramente, incontinenza fecale e di gas.
La riabilitazione del pavimento pelvico durante la gravidanza
Un intervento riabilitativo mirato può iniziare già dal quarto mese di gravidanza. Questo tipo di trattamento aiuta la donna a:
- gestire le pressioni addominali;
- rafforzare la contrazione muscolare;
- migliorare l’elasticità e la forza del pavimento pelvico in preparazione al parto.
L’obiettivo è fornire un supporto che renda il pavimento pelvico resistente ma elastico, riducendo il rischio di complicanze durante il parto.
Il pavimento pelvico dopo il parto
In seguito alla nascita possono insorgere problematiche, più o meno gravi, legate a:
- lacerazioni vaginali o episotomia (queste possono lasciare cicatrici dolorose e compromettere il benessere della donna, anche durante i rapporti sessuali);
- incontinenza urinaria prolungata per cui può essere necessaria una riabilitazione adeguata per gestire meglio questa condizione, migliorando la qualità della vita.
Con un percorso personalizzato la donna può recuperare la funzionalità del pavimento pelvico, riducendo i disagi e migliorando il benessere complessivo.