Portale della Fondazione Opera San Camillo - Quali sono i segnali che ci indicano che è necessario rivolgersi a un internista? - Cremona
Quali sono i segnali che ci indicano che è necessario rivolgersi a un internista?
È consigliabile rivolgersi a un medico internista quando si è già affetti da una patologia cronica e si verificano riacutizzazioni di segni e sintomi.
In questi casi, è possibile che la malattia non sia più ben compensata, e l’intervento dell’internista è fondamentale per ristabilire un equilibrio clinico.
Il medico valuta i meccanismi che possono aver favorito la progressione della patologia e considera anche eventuali altre condizioni croniche coesistenti.
Quando compaiono sintomi aspecifici
Un’altra situazione in cui è indicato il consulto con l’internista è la comparsa di sintomi aspecifici, ovvero sintomi non immediatamente riconducibili a una diagnosi chiara.
Tra questi rientrano:
- astenia (debolezza persistente);
- inappetenza;
- calo ponderale inspiegato (dimagrimento non legato a dieta o ridotto apporto alimentare);
- febbre di origine non identificata.
Si tratta di disturbi che, seppur inizialmente percepiti come lievi, possono diventare progressivamente invalidanti per la qualità della vita.
L’internista ha il compito di analizzare questi segnali, inquadrarli nel contesto clinico e impostare un percorso diagnostico e terapeutico adeguato.
Il primo trattamento si svolse presso l’Istituto di Medicina Fisica e Riabilitativa di Udine aprendo la strada ad un’attività che successivamente si è estesa in Italia e nel mondo.
Ogni anno, novembre è dedicato a eventi di sensibilizzazione con l’obiettivo di informare la popolazione e in particolare i soggetti a rischio sullo sviluppo di patologie urologiche.
È tradizione nelle comunità camilliane, nel mese di novembre, dedicare una domenica a celebrare la festa della Madonna della Salute.