Portale della Fondazione Opera San Camillo - Con quali sintomi e patologie è opportuno eseguire un esame con l’angio OCT? - Cremona
Con quali sintomi e patologie è opportuno eseguire un esame con l’angio OCT?
La dottoressa Scaroni, oculista, spiega l’angio OCT: è un esame poco invasivo ma risolutivo sia dal punto di vista diagnostico sia dal punto di vista terapeutico.
Quando si può eseguire l’esame dell’angio OCT?
L'indicazione a eseguire questo esame è data dall'oculista specialista che durante la visita riconosca la presenza di una maculopatia o un difetto di natura centrale retinico, oppure da una sintomatologia.
Quale può essere la sintomatologia che il paziente deve cercare?
Le sintomatologie che la persona può cercare o valutare per potersi recare dal proprio oculista e prenotare l’angio OCT sono dei danni a carico della visione centrale.
La visione centrale analizza tutto ciò che è preciso e definito.
Un paziente affetto da maculopatia o da retinopatia di varia natura subisce un calo della funzione visiva centrale. Il soggetto vede bene un panorama, ma ha delle grosse difficoltà nella fissazione di un oggetto e nella ricerca del dettaglio nella visione da vicino.
Come accorgersi del calo della funzione visiva centrale?
L’indicazione fornita dallo staff oculistico del San Camillo è quella di fare un auto diagnosi. Se si portano gli occhiali per vedere meglio da vicino controllare se per esempio:
- la scrittura è agevole
- si notano delle macchie fisse
- è presente la distorsione di linee
Un altro esempio tipico è guardare il cruciverba, osservare se il reticolo che contiene le parole è regolare o se sono presenti presenti delle macchie o eventualmente delle distorsioni dell'immagine. L’importante è che la linea dritta rimanga tale anche nella percezione del paziente.
Se si evidenziano queste problematiche è indicato sottoporsi all’angio OCT per valutare la presenza di una patologia a carico della macula.
Dott.ssa Patrizia Scaroni
Oculista