Il messaggio di Padre Virginio Bebber nella giornata mondiale del malato

2021-02-11
Il messaggio di Padre Virginio Bebber nella giornata mondiale del malato

Il Papa ci ricorda come l’attuale pandemia abbia fatto emergere «tante inadeguatezze dei sistemi sanitari e carenze nell’assistenza alle persone malate. Agli anziani, ai più deboli e vulnerabili non sempre è garantito l’accesso alle cure, e non sempre lo è in maniera equa». Qual è stato, per contro, l'impegno dell'ospedalità religiosa in quest'anno terribile?

Dire “no” alla cultura dello scarto prendendosi cura delle persone più fragili; curare sempre, anche quando non è possibile la guarigione; passare proprio dal concetto di cura a quello del prendersi cura della persona malata. Non potevano che essere queste le linee direttrici di opere che, come le nostre, testimoniano la presenza della Chiesa nel mondo della sanità. il Papa riprende molti temi trattati nell’enciclica ‘Fratelli tutti’. Centrale il concetto di fratellanza, del prendersi cura, come il buon Samaritano che sente ‘prossimo’ l’uomo aggredito dai briganti e, senza preoccuparsi di chi fosse e da dove venisse, si ferma e lo soccorre. Questa drammatica emergenza che stiamo sperimentando ha messo a nudo non tanto, o almeno non solo l’inadeguatezza di tanti sistemi sanitari quanto piuttosto l’estrema fragilità umana. Una fragilità che si è rivelata non solo nell’aspetto fisico che ci appartiene come esseri umani ma anche e soprattutto una fragilità di comunità. Una comunità che ad un certo punto si è sentita padrona della vita dunque in grado di decidere secondo logiche consumistiche, individualiste e materialiste e soprattutto come se Dio non esistesse, quel Dio che è il vero Signore. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

 

Un'altra immagine importante che ci dona il Santo Padre è quella dei volti dei malati: ci ricorda che la cura è sempre relazione. Come lo garantite nelle vostre strutture?

Il Papa ha parlato anche di fiducia. “La fiducia – ha detto - è un balsamo prezioso”. E la fiducia nasce proprio dal modo in cui si sviluppa la “relazione” tra medico e paziente. Il che vuol dire  potersi guardare negli occhi e scoprire l’amore che ci vincola. Quello che ci ha strappato di mani la pandemia è purtroppo il tempo: impossibile fermarsi: l’efficienza e la carenza di personale costringono a ritmi accelerati. C’è poco spazio per i sentimenti. In questi tragici giorni ai nostri operatori accanto ai letti dei malati abbiamo raccomandato proprio di non far mancare una testimonianza del nostro amore. E l’ultima carezza di tanti fratelli che se ne sono andati in solitudine l’hanno ricevuta proprio dalle loro mani. Fiducia sì, ma non manchi mai l’amore.

 

A ben vedere, un altro volto della relazione è il coordinamento che mette in relazione le risorse ospedaliere. Cosa state facendo in questa direzione?

Stiamo cercando di smascherare soprattutto un altro demone di cui il Papa ha parlato: l’ipocrisia. Nessuno ne è immune! E pensare che l’ipocrisia è un male gravissimo perché ci porta spesso a dimenticarci della nostra “creaturialità”, dunque del nostro essere figli di un unico Padre e dunque fratelli universali, che hanno bisogno gli uni degli altri e tutti del Padre. Purtroppo l’ipocrisia ci colpisce a fondo. In che modo? Molto semplice: se c’è da muovere critiche alle nostre strutture, in modo peraltro strumentale, tutti sono pronti ad unirsi al coro “crocifigge! crocifigge!”; quando poi si tratta guardare onestamente al contributo che,  anche in momenti così drammatici, come l’attuale, diamo per il bene della comunità, mettendoci del nostro, sacrificandoci come fanno i nostri pari del servizio pubblico, senza pretendere nulla di più di quanto messo a disposizione degli altri, nessuno spende mezza parola. Anzi…

 

Sta nascendo un nuovo governo. Qual è l'auspicio dell'Aris?

Giusto un auspicio, perché sono cose viste e riviste e come vede siamo ancora qui a sperare. Confidiamo comunque in una persona che ha dato sempre l’impressione di un certo spessore umano e di un’indiscussa capacità professionale. Se posso augurare qualcosa che cambi nel comparto sanitario del Paese non è, o almeno lo è solo in parte, un’abbondante pioggia di soldi: cambi piuttosto il modo di concepire e di fare sanità, una sanità che sia per tutti e uguale per tutti. Noi ci siamo e vogliamo esserci. Speriamo che ci si accorga di noi, strutture no profit, testimoni della presenza della Chiesa accanto al malato.

 

                                    

 

 

 

 

 

Padre Virginio Bebber
Presidente ARIS - Amm. delegato Fondazione Opera San Camillo

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

Gli infermieri ogni giorno si spendono per sviluppare un sistema di salute a misura di cittadino.

Una soluzione fisioterapica efficace per i problemi alla cervicale.

La salute è prima di tutto un diritto.

Una strumentazione d’avanguardia nel trattamento delle patologie retiniche.

Nel segno di questa speranza facciamo giungere a tutti i più cordiali e gioiosi auguri!