Celebrazione del beato Enrico Rebuschini, piccolo prete dei malati

2024-05-21
Celebrazione del beato Enrico Rebuschini, piccolo prete dei malati

Nell'86° anniversario della sua morte, la comunità di Cremona ha onorato la memoria di uno spirito guida nel servizio ai malati.

La mattina del 10 maggio ha visto la comunità cremonese riunirsi nella cappella della Casa di Cura per la messa presieduta dal vescovo Antonio Napolioni per rinnovare il legame tra il "piccolo prete dei malati" e la città.

Queste le toccanti parole di Padre Bebber durante la celebrazione:

 

È con gratitudine che accogliamo il vescovo Antonio in mezzo a noi per condividere la nostra gioia e riconoscenza al Signore per questa festa in onore del beato Enrico. Festa della comunità camilliana, ma anche festa della comunità ecclesiale cremonese in quanto il beato Enrico si è sempre sentito figlio di questa comunità ecclesiale.

Il vangelo di domenica scorsa ci diceva “Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi”. Il beato padre Enrico ha preso queste parole come suo discepolo dedicato al servizio dei fratelli sofferenti e su quella strada della carità ha manifestato a questa città che Gesù è presente tra le case dei cremonesi. Ieri, ma anche oggi.

Gesù dice a noi oggi come il cammino della carità è ancora attuale perché ci sono ancora tanti fratelli che attendono un gesto di vicinanza, un gesto di solidarietà, frutto della carità di cui Gesù attraverso quel “come” ci indica la strada maestra per essere  portatori del messaggio affidato alla sua Chiesa.

La sua parola, la sua presenza tra noi, vescovo Antonio, ci spronerà certamente ad accorgerci della santità della porta accanto perché come comunità ecclesiale non ci accontentiamo di quanto fatto, ma ci spingiamo un po’ oltre al servizio dei fratelli, al servizio dei malati, che sono la carne dolorosa di Gesù Cristo.

Lodiamo ogni anno il Signore per il dono del beato Enrico a questa Chiesa cremonese che è stato una risorsa umile, semplice, ma dal cuore grande. E secondo le parole di San Camillo “più cuore in quelle mani” ha fatto trasudare amore attraverso le sue mani attente alle necessità dei fratelli.

Nato nel 1860 a Gravedona, Enrico Rebuschini dedicò la sua vita al servizio degli altri, in particolare dei malati. Entrato nel seminario di Como a 24 anni e successivamente ordinato sacerdote, si unì ai Camilliani per dedicarsi completamente all'assistenza dei sofferenti, portando conforto spirituale e fisico. Durante la cerimonia, il vescovo Napolioni ha enfatizzato come il beato Rebuschini abbia insegnato con l'esempio la via della carità e della cura, in contrasto con la logica distruttiva del mondo. Le sue azioni continuano a ispirare non solo la comunità religiosa ma tutta la società cremonese.

L’omelia del vescovo si è aperta con un monito: «Non rifiutare al povero il necessario per la vita». Anche se, in questo periodo, nel mondo c’è chi sistematicamente fa tutto per rifiutarlo. «Sistematicamente distruggono le case, gli ospedali, impediscono l’arrivo del cibo e dei medicinali. Distruggono la vita», ha aggiunto mons. Napolioni. «Una spirale diabolica in cui cadiamo ancora una volta». In un mondo in cui si spendono 2.280 miliardi in armi, invece che per curare il pianeta e per sfamare le folle, il suggerimento del vescovo è quello di seguire l’esempio del beato Rebuschini, anch’egli vissuto in tempo di guerra: «Come lui possiamo scegliere di continuare a curare i corpi e le anime, testimoniando che c’è un’altra logica». Non l’odio, non la via della distruzione, nemmeno la strada strada dell’indifferenza, ma quella da seguire è la via del «cuore guarito e reso capace di cura, di tutto l’umano», sulla scia della testimonianza di «un piccolo prete dei malati, che insegna alla Chiesa l’essenziale». E allora l’invito è quello di «non rifiutare al povero il necessario per la vita, ma, anzi, condividilo e anche la tua vita sarà in abbondanza». (Fonte Teleradio Cremona Cittanova)

La giornata si è conclusa con una preghiera per i "caduti senza croce" e una visita agli ospiti della Casa di Cura, sottolineando l'impegno continuo della comunità di seguire l'esempio del beato Rebuschini nel quotidiano servizio ai bisognosi.

 

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

Intensificata l’attività di prevenzione e cura dell'osteoporosi, una malattia asintomatica nella fase iniziale che comporta gravi rischi per gli anziani.

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