angle-left Il Prick test: che cos’è?

Il Prick test: che cos’è?

2023-03-28
Il Prick test: che cos’è?

I prick test sono test allergologici cutanei fondamentali per la diagnosi di allergie respiratorie e alimentari. Consentono infatti di identificare una sensibilizzazione IgE-mediata a un determinato allergene.

Il Prick Test è un esame doloroso?

Il prick test è indolore e non invasivo, inoltre non richiede una particolare preparazione, eccetto la sospensione dell’assunzione di antistaminici da 5-7 giorni prima dell’esame.
Possono essere effettuati a tutte le età (compresa quella pediatrica) e in tutti i periodi dell’anno.

Come avviene il Prick test?

L’esecuzione dei Prick test prevede l’applicazione di una goccia di estratto allergenico sulla cute dell’avambraccio, che viene punta utilizzando una lancetta sterile. Oltre agli estratti allergenici vengono eseguiti anche un controllo positivo con istamina e uno negativo, in modo da identificare falsi negativi o positivi

Successivamente si asciuga la cute, facendo attenzione che le gocce di allergene non vadano a sovrapporsi. Dopo circa 15 minuti dall’esecuzione del test si procede quindi con la lettura: in caso di positività dopo alcuni minuti si formerà un pomfo (simile a una puntura di zanzara) nella sede di inoculo dell’allergene.
Il Prick test rappresenta un esame attendibile, il cui esito va sempre correlato al quadro clinico-anamnestico del paziente.

Quando non è possibile effettuare il Prick test?

I casi in cui questo esame non può essere effettuato sono i seguenti: 

  • gravidanza
  • assunzione di antistaminici negli ultimi 7 giorni
  • anergia cutanea (assenza di risposta immunitaria o reattività immunologica a un determinato stimolo)
  • dermografismo (sensibilità cutanea aspecifica)
  • orticaria o dermatite in fase attiva

Che differenze c’è tra il Prick test e il Patch test?

A differenza dei Prick test che vengono impiegati per la diagnosi di allergie alimentari e respiratorie, i Patch test sono test epicutanei utilizzati per la diagnosi della dermatite allergica da contatto (DAC). 
In questo caso si procede con l’applicazione di cerotti (patch) contenenti varie sostanze (apteni) tra cui metalli (nichel, cobalto, cromo), conservanti, metalli, profumi, coloranti. I cerotti vengono lasciati in sede per 48 ore, dopo le quali si procede con una prima lettura, solitamente seguita da una seconda lettura a 72 o 96 ore. 

In caso di positività potranno comparire eritemi, edemi e vescicole in sede di applicazione dell’aptene.

 

Dott.ssa Martina Liuzzi
Medico specialista in allergologia ed immunologia clinica

 

Ti potrebbe interessare anche: Ambulatorio di allergologia