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Cefalea: quali terapie?

2023-05-29
Cefalea: quali terapie?

Le terapie per la fase acuta dell'attacco di emicrania servono a stroncare il dolore e vanno distinte dalle terapie cosiddette di profilassi, vale a dire quelle terapie che hanno la funzione di ridurre il numero e l'intensità degli attacchi di cefa l ea.

La terapia di profilassi è sempre più oggi mirata, “cucita su misura” sul paziente, e per fortuna da qualche anno, anche grazie all’impegno clinico degli specialisti, di ricercatori ed epidemiologi, è stato possibile dare la giusta attenzione a questa patologia così diffusa quanto misconosciuta e sotto-trattata, a dispetto di una disabilità tanto grave e di costi per la persona e per la società così imponenti. Sono infatti in commercio dei farmaci sempre più specifici per la cefalea, e in particolare per l’emicrania, estremamente efficaci anche nei casi più complessi da trattare.

 

Cosa fare per la cefalea più resistente ai farmaci?

La cefalea si definisce cronica quando è presente da più di 3 mesi per più di 15 giorni al mese. Questa condizione ovviamente ha un impatto ancora maggiore sulla qualità di vita del paziente e lo espone al rischio di un eccessivo uso di farmaci analgesici, con tutte le conseguenze che questo comporta. Anche in questo caso si possono proporre terapie mirate, come ad esempio la tossina botulinica che si utilizza nell'emicrania cronica, così come le terapie monoclonali per l’emicrania che da qualche anno stanno dando ottimi risultati nel trattamento di questa patologia.

Dottoressa Federica Giambattistelli
Medico Specialista in Neurologia

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