La tecnologia a sostegno di un sistema di cura sempre più efficace, inteso a migliorare ulteriormente il servizio al malato considerato nella sua integralità e non limitandosi alla fornitura di servizi, pur di necessari e di qualità. Con questo spirito ieri mattina, presso la casa di cura San Camillo di via Mantova, a Cremona, sono stati presentati due nuovi macchinari che permetteranno di offrire prestazioni di alto livello sanitario.

Una nuova Tac e un nuovo mammografo digitale: macchinari di ultima generazione che permetteranno alla clinica cremonese di erogare una nuova gamma di servizi di diagnostica per immagini di alta qualità a tutta la popolazione. L'evento, introdotto da padre Virginio Bebber, camilliano che è amministratore delegato della Fondazione Opera San Camillo e che a livello nazionale presiede l'Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari), e che ha visto intervenire numerose autorità locali, ha visto intervenire in particolare il dottor Giovanni Musella, medico radiologo responsabile dell'unità operativa di radiodiagnostica, unitamente alla dottoressa Maria Cristina Marenzi, medico radiologo e specialista di diagnostica senologica.

Due nuovi macchinari che rappresentano un importante passo in avanti per la casa di cura camilliana di Cremona. In particolare, il nuovo mammografo digitale, insieme ai nuovi pacchetti check up donna dedicati a diverse età, permetteranno di gestire con efficacia e accuratezza le richieste provenienti dalla popolazione femminile cremonese in un percorso di screening secondo le indicazioni provenienti dalle autorità regionali.

Articolo apparso su Avvenire Diocesane