Dal 12 al 18 Marzo, in tutto il mondo, vi è grande attenzione per la Settimana del Glaucoma – istituita dall’OMS e organizzata nel nostro Paese dalla Iapb Italia Onlus, ente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della cecità. Molte le iniziative presenti sul territorio, alle quali partecipa anche la Casa di Cura San Camillo con giornate di screening oculistici gratuiti e distribuzione di materiale informativo.

L'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI) di Cremona sottolinea l’importanza di una diagnosi precoce poiché il 50% di chi è affetto da Glaucoma lo scopre quando è ormai tardi per contenere il danno. Sono ben 76 milioni di persone a soffrirne ed è la seconda causa di cecità al mondo.

Queste iniziative prevedono, quindi, screening gratuiti con misurazione della pressione oculare, step fondamentale per la prevenzione del Glaucoma. La Casa di Cura San Camillo ha messo a disposizione numerosi medici presso gli ambulatori di oculistica di Cremona per effettuare controlli oculistici gratuiti fra il 13 e il 17 Marzo.

Inoltre, è prevista la presenza di desk informativi con team dedicati alla divulgazione del tema in diverse aree della città. Tutti gli appuntamenti sono disponibili sulla brochure dedicata.

Oltre alla Casa di Cura San Camillo di Cremona, all'iniziativa collaborano il Presidio ospedaliero Oglio Po di Casalmaggiore e l’Ospedale Maggiore di Cremona. L’evento di svolge in collaborazione e con il patrocinio di Ats Val Padana, Comune di Cremona, Provincia di Cremona.

Cos' è il Glaucoma? 

Il Glaucoma è una condizione insidiosa poiché non è percepibile nei primi stadi di degenerazione della capacità visiva.

Lentamente la vista risulta offuscata e caratterizzata da zone d’ombra, in particolare nel campo periferico. Se non si interviene, con la progressione della malattia si riduce ulteriormente l’area dell’occhio in grado di percepire portando il soggetto fino alla cecità completa.

• Oltre un milione di persone affette in Italia

• 76 milioni di persone affette nel mondo

• Più di 7 milioni con perdita della vista o cecità