Portale della Fondazione Opera San Camillo - Centro Cefalee - Cremona
Il mal di testa, quando diventa patologia?
Dottoressa Federica Giambattistelli, Medico Specialista in Neurologia
TEAM MEDICO
- Dr.ssa Federica Giambattistelli, Medico Specialista in Neurologia
- Dr. Michelangelo Bartolo, Medico Specialista in Neurologia
- Dr.ssa Nicoletta Levati, Medico Specialista in Neurologia (elettromiografie)
- Dr.ssa Laura Pavesi, Psicologa in area neuropsicologica
- Dr.ssa Chiara Guarneri, Neuropsicologa
- Sig.ra Marzia Vella tel 0372567519, Infermiere Referente Poliambulatori
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Centro Cefalee
La Casa di cura San Camillo vanta un centro per la cura delle cefalee accreditato, riconosciuto dalla Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF).
La cefalea è una tra le più frequenti patologie in ambito neurologico.
In termini generali, riconosciamo due gruppi di cefalea:
- Le cefalee primarie, sono quelle forme in cui il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie, rappresentando così una “malattia” vera e propria. I tipi più frequenti sono la cefalea di tipo tensivo, l’emicrania, la cefalea a grappolo
- Le cefalee secondarie sono quelle forme in cui il mal di testa è un “sintomo” di una ben definita e precisa malattia sottostante, come ad esempio l’ipertensione arteriosa, una sinusite, un trauma cranico
Il paziente che accede al nostro centro cefalea viene valutato dallo specialista neurologo per:
- individuare la tipologia di cefalea
- quantificare l’entità del disturbo (frequenza e durata degli attacchi, intensità del dolore, sintomi associati, risposta a farmaci analgesici), l’impatto nella qualità di vita quotidiana e conseguente disabilità
Viene poi sottoposto ad accurato esame obiettivo generale e neurologico per escludere cause secondarie della cefalea.
Come avviene l'Iter diagnostico-terapeutico?
Visita presso Ambulatorio cefalee (colloquio con il paziente, definizione diagnostica, spiegazione delle varie opzioni terapeutiche e scelta condivisa della terapia, organizzazione dell'iter diagnostico-teapeutico più adeguato)
Esami strumentali diagnostici completi, di ausilio alla diagnosi clinica, secondo le linee guida internazionali
Adeguate terapie sia per l’attacco che di profilassi (sono terapie specifiche che hanno lo scopo di ridurre gli attacchi di mal di testa e quindi i giorni di disabilità)
Possibilità di cure avanzate quali l’impiego di tossina botulinica e nuovi farmaci per la cura dell’emicrania (anticorpi monoclonali che bloccano il recettore per il CGRP -calcitonin gene related peptide- e che hanno dimostrato efficacia e sicurezza nella profilassi dell'emicrania)
Possibilità di ricovero, per i casi selezionati, ad esempio quando il medico ritenga necessario giungere rapidamente ad una diagnosi, o per attuare terapie più complesse come nel caso del wash-out farmacologico per le cefalee da abuso cronico di analgesici
Follow up ponderato caso per caso a seconda delle necessità del paziente
Quando è opportuno andare al Centro Cefalea?
Ogni qualvolta il mal di testa tenda a ripresentarsi con regolarità e le terapie consigliateci dal nostro Medico perdono di efficacia, oppure quando un mal di testa peggiora sempre più nonostante le prime cure, o, ancora quando il Medico di Base o un altro Specialista lo ritengano opportuno in quanto reputano la situazione clinica troppo complessa per non ricorrere al “superspecialista”.
Com’è strutturata la MAC cefalea
DOTTOR MARCO MASSERONI , COORDINATORE DEL SERVIZIO DI FISIOTERAPIA
Mac cefalea l’importanza del supporto psicologico
DR.ESSA LAURA PAVESI, PSICOLOGA IN AREA NEUROPSICOLOGICA
Nell'attesa ricordati di compilare il diario delle cefalee: sarà uno strumento utile al medico specialista al momento della visita!
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La cefalea è una tra le più frequenti patologie in ambito neurologico. Basti pensare che nel corso di un dato anno, il 90% degli individui soffre almeno una volta di mal di testa. In Italia sono circa 4 milioni le persone che dichiarano di soffrire di un mal di testa forte, percepito come insopportabile.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Federica Giambattistelli, specialista neurologa presso il Centro cefalee del San Camillo.
Cos’è la cefalea e quando rivolgersi al neurologo?
Il mal di testa è un disturbo piuttosto comune e le cefalee possono essere distinte in cefalee di tipo primario (cefalea tensiva, emicrania, cefalea a grappolo) e cefalee secondarie quando il mal di testa è sintomo di una malattia sottostante.
Bisogna sempre confrontarsi con il proprio medico quando si soffre di mal di testa, anche da molto tempo, perché spesso è un disturbo sottovalutato con il quale, purtroppo, si impara a convivere, senza sapere che esistono tante strategie (farmacologiche e non) che ci permettono di migliorare la qualità di vita e ridurre i giorni “invalidati” dal mal di testa.
Una valutazione neurologica è sempre indicata quando
- la cefalea è frequente e si presenta più di 4-8 giorni al mese o comunque se ha un forte impatto emotivo/disabilitante per il soggetto che ne soffre;
- quando, in presenza di cefalea episodica, cambia radicalmente le sue caratteristiche di presentazione;
- quando si associano dei nuovi disturbi (perdita della vista, ad altri disturbi neurologici forza, sensibilità, equilibrio) o a confusione mentale, febbre;
- quando compare in un soggetto di oltre 50 anni che non ha mai avuto cefalea.
La visita neurologica per cefalea consiste in una raccolta dei dati anamnestici che comprendono le malattie di cui il paziente soffre o ha sofferto, le abitudini alimentari e comportamentali, i farmaci assunti, i sintomi attuali e la storia familiare.
Un’anamnesi completa e l’esecuzione di un accurato esame fisico rappresentano gli strumenti che, insieme al ragionamento clinico, conducono nella maggior parte dei casi alla diagnosi e all’impostazione di una terapia il più possibile efficace.
La Casa di cura S. Camillo vanta di un centro per la cura delle cefalee accreditato, riconosciuto dalla Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee (ANIRCEF). Il centro è inoltre riconosciuto in Lombardia quale “centro di II livello” autorizzato alla prescrizione dei nuovi farmaci (anticorpi monoclonali) per la cura dell’emicrania.
Quali sono i possibili trattamenti per il mal di testa?
Dopo i passaggi preliminari - raccolta dei dati anamnestici e visita medica - si giunge prima alla diagnosi e poi, di conseguenza, alla terapia
Le attuali opportunità di trattamento sono molteplici:
- Terapia farmacologica tradizionale;
- Terapia con anticorpi monoclonali;
- Tossina botulinica;
- Trattamento di disassuefazione;
- Terapia di rilassamento muscolare;
- Mindfulness (è una tecnica introspettiva che esamina percezioni, sentimenti, oggetti della mente ed incrementa la consapevolezza e il grado di rilassamento; obiettivo è quello di dirigere volontariamente la propria attenzione a quello che accade nel proprio corpo e intorno a sé, momento per momento, ascoltando più accuratamente la propria esperienza, senza valutarla o criticarla)
- Training autogeno (procedimento di auto-distensione da concentrazione psichica, una tecnica di cambiamento che produce reali modificazioni fisiologiche e psichiche. Obiettivo del Training autogeno è allentare la tensione del corpo insegnando alla persona “l’arte del sentire”: sentire il proprio corpo, sentirne la tensione ed imparare a rilassarsi);
Presso la Casa di Cura San Camillo abbiamo la possibilità di proporre ognuna di queste soluzioni terapeutiche a seconda delle necessità cliniche del singolo individuo. La nostra struttura propone, inoltre, dei percorsi di fisioterapia dedicati (MAC) che prevedono delle sedute di FTK (Fisiokinesiterapia) associate alle tecniche di minfulness/training autogeno, che sono molto efficaci nel migliorare i sintomi delle cefalee e spesso risultano di supporto alla terapia farmacologica.
Ci sono nuove terapie?
Le nuove terapie per l’emicrania (anticorpi monoclonali) sono sempre più utilizzate perché rappresentano una soluzione concreta al problema dell’emicrania.
Ad oggi, a seguito dell’approvazione AIFA, sono stati definiti dei criteri di rimborsabilità e conseguentemente di “accesso gratuito alla cura”. In sede di visita si valuteranno tutti questi aspetti e si proporrà al paziente la terapia quando ritenuta opportuna.
Esiste, poi, una parte di pazienti che potrebbero beneficiare del farmaco ma che, in base alle restrizioni imposte da AIFA, non può avere accesso al farmaco in regime di rimborsabilità. In questo caso la Casa di Cura sta pensando di proporre dei pacchetti in regime di solvenza (convenzionati anche con alcune Assicurazioni Mediche), per garantire ad ogni paziente la soluzione migliore per l’emicrania.
Quante volte il mal di testa si prolunga per un intera giornata o aumenta di intensità e pensiamo possa essere emicrania? Insieme alla dottoressa Giambattistelli, specialista neurologa, andiamo ad approfondire il tema.
La cefalea al termine medico che utilizziamo per definire il mal di testa è una condizione quindi molto comune, che ognuno di noi ha sperimentato sperimenterà nel corso della propria vita. Una cosa importante, però, è capire quando la cefalea da condizione comune diventa vera e propria malattia. È il caso, ad esempio, dell'emicrania, che è una malattia il cui sintomo principale è la cefalea, accompagnata da altri segni e sintomi neurologici quali la fonobia, la fotofobia, e si manifesta con ripetuti attacchi anche più volte in un mese.
Quali sono le conseguenze della cefalea?
Questa condizione è molto invalidante e comporta una disabilità per il soggetto che ne soffre, con una perdita di giorni di attività lavorativa o scolastica. Infatti, i soggetti che soffrono di cefalea generalmente sono giovani adulti in età scolare o in età lavorativa. E ovviamente, quando si presenta l'attacco di cefalea devono rinunciare alla loro attività lavorative o scolastiche.
Dottoressa Federica Giambattistelli
Medico Specialista in Neurologia
Responsabile del centro per la cura e prevenzione delle cefalee
Alla Casa di Cura San Camillo è presente il servizio di Mac Cefalea, a completamento della presa in carico del paziente dal punto di vista neurologico e farmacologico.
La Mac cefalea è un pacchetto riabilitativo che prevede un percorso composto da un ciclo di:
- 16 sedute di fisioterapia
- 16 sedute di colloquio psicologico, training autogeno e mindfulness
Qual è il ruolo dello psicologo all’interno della Mac cefalea?
Il ruolo dello psicologo all'interno della Mac cefalea diventa molto importante proprio perché emicrania e cefalea sono profondamente invalidanti nel medio e nel lungo termine. Portano chi soffre di questi disturbi, ha importanti ripercussioni sulla percezione della qualità della vita ed espongono quindi a un costante vissuto di impotenza, oltre che di dolore cronico.
Non prendersene carico porta inevitabilmente a sperimentare un circolo vizioso di malessere che si autoalimenta in una spirale discendente di sofferenza psico-fisica. Confrontarsi quindi, dal punto di vista psicologico con la propria patologia può aiutare chi soffre di emicrania e di cefalea a riscoprirsi come unità-psicofisica in cui mente e corpo non sono entità separate, ma al contrario riconoscere che anche i sintomi fisici veicolano dei messaggi fondamentali.
L’importanza di ascoltare il proprio corpo
L’ascolto del proprio corpo e di ciò che simboleggiano i suoi messaggi potrebbe aiutare a comprendere meglio le proprie emozioni, spesso temute e trattenute, accettando che la mente utilizza il corpo come mezzo di espressione. In conseguenza, potrebbe imparare a prendersi cura del dolore invece di “opporsi”.
Dr.ssa Laura Pavesi
Psicologa in area neuropsicologica
Un modo poetico per descrivere la cefalea è fare riferimento alla mitologia greca, in particolare al Dio Pan che “ si aggira per le foreste insegue le ninfee e mette loro paura. Arriva all'improvviso ogni volta cambia aspetto e si traveste quindi è molto difficile riconoscerlo e sottrarsi all'incontro con lui. Poi altrettanto repentinamente se ne va lasciando dietro di sé un senso di ansia e inquietudine per la paura che di nuovo tornerà senza sapere quando e perché”.
Questa citazione descrive molto bene ciò che si sperimenta durante un attacco di emicrania cefalea. Sono infatti disturbi che attanagliano la testa di molte persone e si esprimono spesso in modalità differenti, in modo inaspettato, improvviso e fortemente debilitante senza sapere poi quando torneranno. Ciò ha importanti ripercussioni sulla quotidianità di chi ne soffre.
Queste forme dolorose sono infatti ricorrenti e possono nascere da cause anche non strettamente fisiologiche, ma essere determinate da fattori di natura prettamente psicologica.
Ad esempio, emicrania e cefalea possono colpire coloro che hanno imparato a razionalizzare, intellettualizzare i vissuti come meccanismo protettivo e di controllo di emozioni e altri vissute percepiti come troppo forti o minacciosi.
L'attacco emicranico quindi rappresenta il momento acuto del conflitto tra pulsioni ed emozioni che cercano di emergere e la presa di coscienza di queste cose. La testa Infatti è la struttura organica sede della coscienza, del ragionamento e del pensiero; l'attività mentale durante un attacco emicranico è inibita alla radice.
Quando si ha il mal di testa pensare fa male è impossibile ragionare, in questo modo si esprime quindi da un punto di vista simbolico e psicosomatico, il desiderio inconsapevole di tenere lontano dei pensieri o delle emozioni troppo invadenti che possono tornare.
Quindi il mal di testa può rappresentare una difesa che blocca sul nascere la presa di coscienza di vissuti dolorosi.
Dr.ssa Laura Pavesi,
Psicologa in area neuropsicologica
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La cefalea è il termine medico utilizzato per indicare il mal di testa, la maggior parte delle persone sperimentano questa condizione almeno una volta nella loro vita. La dottoressa Giambattistelli spiega quando è necessario rivolgersi al nostro centro cefalee.
Bisogna sempre confrontarsi con il proprio medico quando si soffre di cefalea. Questa condizione, infatti, è estremamente frequente, ma anche sottovalutata dagli stessi pazienti che spesso imparano a convivere con il proprio dolore, senza sapere che esistono tante strategie (farmacologiche e non) che permettono di migliorare la qualità di vita e ridurre i giorni compromessi a causa del mal di testa. Sarà poi il medico a valutare la situazione e a indirizzare il paziente presso il nostro centro cefalee, laddove ritiene sia necessario.
Quando è necessaria una valutazione neurologica al centro cefalee
Una valutazione neurologica è sempre indicata quando:
- La cefalea è frequente o ha un forte impatto emotivo/disabilitante per il soggetto che ne soffre
- In presenza di cefalea episodica, cambia radicalmente le sue caratteristiche di presentazione
- Si notano dei segni e sintomi neurologici nuovi associati alla cefalea
- Compare in un soggetto di oltre 50 anni che non ha mai avuto cefalea
Dott.ssa Federica Giambattistelli
Medico Specialista in Neurologia
Responsabile del centro per la cura e prevenzione delle cefalee
Come si accede al servizio della MAC cefalea?
Si accede al servizio tramite l’invio del proprio medico di base che pone all'attenzione il paziente presso il nostro centro di diagnosi e cura delle cefalee, gestito dalla dottoressa Giambattistelli, medico specialista in neurologia.
Laddove la neurologa individuasse un paziente che è idoneo per poter intraprendere questo tipo di percorso, lo segnala al reparto di fisioterapia. Successivamente sarà il coordinatore, il dottor Masseroni a prendere in carico questa richiesta.
Si occuperà di programmare la prima valutazione fisiatrica per il paziente, al fine di individuare il trattamento fisioterapico più idoneo per risolvere la problematica.
Dopodiché il percorso consiste in un percorso che comprende dalle 12 alle 16 sedute che comprendono la visite il fisioterapista e lo psicologo.
Le visite psicologiche
Nell'ambito psicologico I colloqui saranno principalmente rivolti alla indicazione delle problematiche individuali del singolo paziente e verranno utilizzate anche tecniche specifiche di training autogeno per il rilassamento.
Le visite fisioterapiche
Mentre invece, dal punto di vista fisioterapico, verranno svolti:
- Esercizi di rieducazione del rachide cervicale
- Esercizi con tecniche massofisioterapiche,
- Sedute di pompage
Tutte queste tecniche permettono di agire sulla parte muscolo-tensiva e di poter dare sollievo al paziente.
Come si misurano i benefici ottenuti?
Al termine di questo percorso ci sarà una rivalutazione sia dal punto di vista fisiatrico che dal punto di vista neurologico. In questa sede si valuta l’andamento del percorso e si misurano i benefici attraverso la valutazione di due outcome:
- la riduzione della frequenza e dell'intensità degli attacchi di cefalea
- il miglioramento della qualità di vita generale del paziente
Dottor. Marco Masseroni
Coordinatore del Servizio di Fisioterapia
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