Portale della Fondazione Opera San Camillo - La terapia con onde d’urto nella cura della malattia di Peyronie - Cremona
La terapia con onde d’urto nella cura della malattia di Peyronie
La malattia di Peyronie (abbreviata anche in IPP, da Induratio Penis Plastica) è una patologia che comporta la formazione di una placca fibrosa nel tessuto che circonda i corpi cavernosi del pene e che normalmente presenta elevate capacità elastiche, consentendo al pene di aumentare di dimensione senza che si creino tensioni. La presenza di fibrosi in un punto di questo tessuto, detto tonaca albuginea, causa la perdita di elasticità, con conseguente retrazione del pene e sviluppo di una curvatura nel momento dell’erezione.
Quali sono i sintomi e come si sviluppa la malattia di Peyronie?
Questa malattia non è rara e presenta uno o più sintomi caratteristici:
- dolore in erezione
- deviazione del pene in erezione
- riduzione della lunghezza del pene
- deficit erettile
Questa condizione clinica si sviluppa attraverso due fasi specifiche:
- Fase acuta infiammatoria: è presente dolore in erezione e la curvatura del pene tende progressivamente ad accentuarsi, questa fase può durare diversi mesi ed è fondamentale agire tempestivamente per evitare la cronicizzazione
- Fase fibrotica cronica: la situazione si stabilizza, non c’è più dolore scompare, la placca è dura al tatto, la curva del pene ha raggiunto una forma specifica.
Come funzionano le ESWT per le patologie peniene?
Le onde d’urto sono utilizzate in diversi settori della medicina, sono chiamate anche con la sigla inglese ESWT - Extracorporeal Shockwave therapy. Nel caso della IPP si sono rivelate estremamente efficaci: la loro azione sui vasi sanguigni della zona trattata favorisce la liberazione dei cosiddetti “fattori di crescita” con il risultato di stimolare la produzione di nuovi vasi, con conseguente incremento della vascolarizzazione e del flusso sanguigno. A livello della placca avvengono così delle reazioni chimiche capaci di far regredire il processo infiammatorio. L’azione delle onde d’urto può, quindi, prima di tutto ridurre il dolore tipico della fase acuta e diminuendo l’estensione della placca fibrosa può limitare l’evoluzione della curvatura in erezione.
Quando utilizzare le onde d’urto peniene?
Come trattare il paziente ovviamente dipende dalla fase in cui si trova: una volta che la placca fibrosa è completamente formata ed è stabile l’unica via di intervento è chirurgica, nella fase precedente, invece, lo specialista urologo può prendere in esame diverse possibilità, fra queste, con finalità conservative, è da citare la terapia con le onde d’urto peniene.
Risulta chiaro, infatti, che questo trattamento sia da utilizzare esclusivamente nella prima fase della malattia di Peyronie, in modo da portare a rapido esaurimento il processo infiammatorio e far scomparire il dolore evitando un ulteriori aggravamento della curvatura del pene in erezione. Una diagnosi tempestiva è importantissima in tal senso: in caso di dubbi rivolgersi sempre allo specialista urologo senza procrastinare.
La terapia con le onde d’urto alla Casa di Cura San Camillo
Il trattamento con le onde d’urto è ambulatoriale, dura una decina di minuti ed è del tutto indolore e senza effetti collaterali. Si utilizza un particolare strumento collegato al generatore di onde d’urto che viene appoggiato sulla superficie del pene in prossimità della placca. In genere sono necessarie sei sedute a distanza di una settimana l’una dall’altra. Responsabile di questa terapia nella nostra struttura è il dottor Marco Finamanti, responsabile dell’Ambulatorio di Urologia.
Possibili disagi nei processi amministrativi per l'accesso alle prestazioni ambulatoriali e di ricovero
Alcuni esami specifici permettono una diagnosi precoce, fondamentale per affrontare questa patologia
Quando si parla di patologie maschili è doveroso ricordare l’importanza della prevenzione.