Tumore alla prostata. ECO fusion, approccio diagnostico innovativo

2019-10-18
Tumore alla prostata. ECO fusion, approccio diagnostico innovativo

Il tumore della prostata è divenuto nell’ultimo decennio il tumore più frequente nella popolazione di sesso maschile. Il fenomeno si può spiegare grazie al miglioramento progressivo degli accertamenti diagnostici che ci permettono di arrivare alla diagnosi di malattia in modo precoce. Si stima, infatti, che la malattia sia presente in forma latente nel 15-30% dei soggetti con età superiore ai 50 anni fino ad arrivare a circa il 70% degli ottantenni. 

SCREENING VOLONTARIO E PRELIEVO DEL SANGUE

Il primo accertamento diagnostico di patologia prostatica è solitamente conseguente ad uno screening volontario cui si sottopone, spontaneamente, il soggetto che manifesta i primi disturbi clinici. Il medico di base o l'urologo eseguono la palpazione della prostata e dei tessuti circostanti attraverso la parete del retto, introducendo nel retto un dito guantato e lubrificato valutando: le dimensioni e consistenza della ghiandola prostatica, l’eventuale dolore causato dal contatto o dalla pressione sulla prostata; la presenza di zone dure o noduli, che possono suggerire la presenza di una malattia neoplastica. 

L’accertamento diagnostico prosegue poi con l’esecuzione di un prelievo di sangue che serve per quantificare il dosaggio nel sangue dell’antigene prostatico specifico (PSA). Questo enzima prodotto dalle cellule ghiandolari della prostata è molto abbondante nella ghiandola prostatica, mentre nel sangue raggiunge concentrazioni migliaia di volte più basse, ma può aumentare in caso di diverse patologie della prostata come l'iperplasia prostatica benigna, la prostatite o il tumore della prostata. Storicamente veniva considerato anormale un valore superiore a 4 nanogrammi per millilitro (ng/ml). Successivamente studi scientifici più che affidabili hanno rilevato che tumori clinicamente rilevanti possono coesistere con valori molto più bassi della proteina nel sangue, mentre la maggior parte dei soggetti con PSA > 4ng/ml non ha alcuna neoplasia prostatica. 

L'interpretazione del PSA, e quindi l'indicazione ad eseguire una biopsia prostatica, deve essere fatta considerando, nel complesso, diversi fattori quali: familiarità di tumore della prostata, età del paziente, volume della prostata, andamento nel tempo del dosaggio della proteina. 

Una volta ottenuti questi parametri clinici, lo specialista urologo esegue l’ecografia prostatica trans-rettale: la sonda ecografica essendo a contatto diretto con la ghiandola prostatica fornisce allo specialista ulteriori informazioni sul volume dell'organo e la presenza di eventuali noduli dovuti a calcoli prostatici. 

La certezza però della diagnosi di patologia benigna o tumorale fino ad alcuni mesi fa veniva ottenuta eseguendo il “mapping prostatico”. Sempre sotto guida ecografica venivano inseriti per via trans-rettale o trans-perineale sottili aghi prelevando in questo modo campioni di tessuto prostatico. Non essendo possibile identificare l'immagine del tumore all'interno della ghiandola, i prelievi (da 8 a 24, ma mediamente 12) erano eseguiti secondo schemi prestabiliti. Questa operazione è dolorosa e per questo motivo presso la Casa di Cura venivano sempre eseguite in sala operatoria con sedazione del paziente sotto controllo costante dell’anestesista. 

Essendo questa una modalità piuttosto invasiva risultava non scevra da rare complicanze come per esempio: ematuria, emissione di sangue con lo sperma, infezioni della prostata e sepsi o rettorragie che richiedono, infine, l'ospedalizzazione del paziente. 

ECO FUSION: ECOGRAFIA CON TECNICA DI FUSIONE

Con l’acquisizione della metodica fusion oggi si può dire che questi problemi sono superati. L'ECO fusion è un esame innovativo che utilizza le informazioni generate principalmente dalla risonanza nucleare magnetica (RMN), durante un'ecografia, andando a fondere e sovrapporre le due immagini. In questo modo è possibile avere una rappresentazione tridimensionale degli organi e in particolare della ghiandola prostatica. 

L'ecografia fusion permette di individuare con esattezza topografica la sede di una lesione sospetta per neoplasia e, attraverso un sistema di coordinate, di mirare con massima accuratezza la lesione stessa. È quindi una tecnica rivoluzionaria in quanto, nell'ambito della patologia prostatica, permette di effettuare biopsie sempre più mirate, utilizzate correntemente per la diagnosi precoce del carcinoma prostatico. 

Durante l'esecuzione di una semplice ecografia, attraverso il posizionamento di una piccola sonda ecografica nel retto, le immagini ottenute vengono combinate, in tempo reale, a immagini pre - registrate ottenute mediante una risonanza nucleare magnetica multi parametrica. In questo modo il medico può procedere, se previsto, alla biopsia, guidando in tempo reale il percorso dell'ago all'interno dell'organo. 

La Casa di Cura anche dopo l’acquisizione della tecnologia ECO fusion in accordo con lo specialista urologo continuerà ad eseguire tali accertamenti diagnostici in sala operatoria, in particolare verso i pazienti con poli patologie al fine di mantenere sempre un elevato standard di sicurezza e di evitare complicanze infettivologiche. 

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

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