Patologie dell’anca e del ginocchio: intervista al Dottor Giorgio Caffarella, Medico Specialista in Ortopedia e Medicina dello Sport

2022-06-01
Patologie dell’anca e del ginocchio: intervista al Dottor Giorgio Caffarella, Medico Specialista in Ortopedia e Medicina dello Sport

Nell’ambulatorio di ortopedia della Casa di Cura vengono trattate diverse patologie dell’apparato locomotore, che interessano pazienti a partire dall’età scolare fino all’anziano, come disturbi dell’accrescimento, deformità, malattie infiammatorie e degenerative, post traumatiche, da sport ecc. Abbiamo chiesto al dottor Giorgio Caffarella, Responsabile del Reparto di Ortopedia responsabile, di spiegarci meglio cosa fare quando si avverte dolore al ginocchio o all’anca e se è possibile parlare di prevenzione nell’usura delle articolazioni.

Di cosa si occupa l’ortopedia al San Camillo?

Nel dettaglio ci occupiamo di:

  • Trattamento delle patologie degenerative, infiammatorie, reumatiche, displasiche, post-traumatiche e post chirurgiche dell'anca, ginocchio, spalla e caviglia con impianti di protesi;
  • Trattamento artroscopico di patologie degenerative, infiammatorie e post traumatiche del ginocchio, spalla, caviglia e gomito (ricostruzione dei legamenti crociati, lesioni meniscali, lesioni condrali, lesioni della cuffia dei rotatori, instabilità, rigidità ecc);
  • Trattamento mini invasivo delle patologie della mano e del piede.

 

Dolore all’anca e al ginocchio: cosa fare e quando si ricorre alla protesi?

Le patologie dell’anca più comuni sono di tipo reumatico e degenerativo; nelle fasi iniziali possiamo avere una patologia da conflitto femoro-acetabolare, che può sfociare in una grave artrosi. Anche la necrosi della testa del femore, gli esiti di fratture e le algo distrofie localizzate, risultano essere frequenti.

Ovviamente quando non è possibile beneficiare dei trattamenti medici, fisioterapici e infiltrativi, è consigliato sottoporsi ad intervento di protesi totale.

Per quanto riguarda il ginocchio si possono presentare problematiche cartilaginee, meniscali, legamentose, osteocondrali, degenerative ed artritiche, che necessitano di interventi chirurgici specifici, dopo una diagnosi corretta delle cause.

Ricordo che nella nostra clinica vengono eseguiti all’anno circa 250 interventi di artroprotesi a prevalenza anca e ginocchio, ma anche spalla e caviglia.

 

Possiamo prevenire l’usura delle articolazioni?

La prevenzione nelle malattie degenerative articolari è importante ma sicuramente difficile, tenuto presente l’inarrestabile evoluzione.

Queste malattie prevedono infatti vari aspetti e varie origini.

Semplificando, abbiamo una Malattia primitiva, o artrosi idiopatica, senza cause evidenti, che presenta una base di familiarità e una propria evoluzione.

Malattie secondarie e malattie infiammatorie, come l’artrite reumatoide e tutte le malattie reumatiche, o settiche; secondarie a deformità congenite o dovute a traumi, iatrogene o meccaniche; localizzata, mono articolare o generalizzata, poli articolare.

Chiaramente nelle artrosi secondarie vanno trattate le cause che hanno determinato la degenerazione articolare.

Il miglioramento delle terapie mediche e la diagnosi più precoce per le malattie reumatiche degli ultimi anni, hanno ridotto la gravità del quadro degenerativo e ritardato la soluzione chirurgica.

Le deformità secondarie e i danni cartilaginei vanno invece trattati anticipando senza remore i tempi chirurgici. Vanno eseguite osteotomie correttive, in una fase preventiva, prima di avere degenerazioni articolari importanti. Come si faceva fin dalle origini dell’ ortopedia.

Ad esempio un ginocchio varo negli anni crea un danno articolare cartilagineo mediale da sovraccarico che se corretto in tempo, può ritardare di almeno dieci anni un intervento di artroplastica.

Vanno eseguiti interventi per ridurre le instabilità articolari, che determinano un danno cartilagineo. Vanno eseguite ricostruzioni cartilaginee artroscopiche e no, affidandoci ai nuove scoperte della medicina rigenerativa.

Tenuto presente che dall’Artrosi idiopatica non si guarisce, si possono comunque adottare dei trattamenti non chirurgici che ne possono ridurre l’evoluzione.

La cosa più importate è lo stile di vita. L'attività fisica moderata permette un aumento della funzionalità articolare, così come la dieta sana e bilanciata, la riduzione del sovrappeso, che vuol dire sovraccarico, la fisioterapia personalizzata. Evitare gli stress, l’uso articolare estremo che diventa abuso, anche nello sport. 

L’efficacia dei prodotti vitaminici A C E D, zenzero, curcuma, omega 3, condroitin solfato, glucosamina è ancora controversa.

Lo stesso discorso vale per l’acido ialuronico intra articolare, per il quale  tuttavia esistono maggiori lavori scientifici in supporto della efficacia sulla cartilagine e sulla risposta al dolore articolare. Questo spiega l’uso cosi comune e i buoni risultati secondo la nostra esperienza.

Un capitolo a parte meriterebbe la medicina cosiddetta rigenerativa, il PRP, i Fattori di crescita e le cellule staminali.

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

Nel segno di questa speranza facciamo giungere a tutti i più cordiali e gioiosi auguri!

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