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L’evoluzione della chirurgia protesica
Negli ultimi anni i materiali utilizzati per le protesi ortopediche hanno registrato notevoli miglioramenti.
Oggi sono più leggeri, ben tollerati dall’organismo e impiantabili con sistemi più flessibili. Queste caratteristiche consentono interventi più rapidi e con un minore impatto sulle strutture anatomiche.
Chi può beneficiare oggi delle protesi ortopediche?
L’evoluzione delle tecniche chirurgiche permette di offrire soluzioni anche a pazienti che un tempo non erano candidabili all’intervento, come:
- pazienti molto anziani;
- persone con patologie cardiovascolari;
- soggetti con mobilità fortemente ridotta.
Inoltre, l’adozione di anestesie più leggere riduce i rischi operatori e permette in alcuni casi di mantenere il paziente cosciente durante la procedura.
Quanto conta il lavoro di squadra nella chirurgia protesica?
La collaborazione tra ortopedici, anestesisti e fisioterapisti è fondamentale.
Grazie alle nuove tecniche, il fisioterapista può iniziare il lavoro riabilitativo già dalla seconda giornata post-operatoria, permettendo al paziente di recuperare rapidamente la funzionalità dell’articolazione.
Grazie ad apparecchiature all'avanguardia, al San Camillo sono disponibili diversi servizi di diagnostica per immagini. ne parliamo con il medico radiologo Giovanni Musella.
L’urologo si occupa delle patologie dell’apparato urinario e maschile e femminile e di quello genitale maschile, sia benigne che oncologiche.
Riconoscere i segnali, sottoporsi agli screening e affidarsi a percorsi specialistici permette oggi di intervenire in modo tempestivo.