Intervento di protesi dell'anca e del ginocchio: successo, rischi, degenza e recupero post-operatorio. Intervista al dott. Caffarella

2022-06-22
Intervento di protesi dell'anca e del ginocchio: successo, rischi, degenza e recupero post-operatorio. Intervista al dott. Caffarella

Parliamo dell’intervento di protesi insieme al dottor Giorgio Caffarella, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia della Casa di Cura San Camillo. Dopo aver parlato delle patologie dell’anca e del ginocchio e delle tecniche chirurgiche come l’artroscopia, passiamo ora all’intervento di protesi, molto frequenti al ginocchio e all’anca. Molte sono le domande su questo tipo di operazioni, soprattutto riguardo la percentuale di successo e il recupero post operatorio. Lo abbiamo chiesto al dottor Giorgio Caffarella, Medico Specialista in Ortopedia e Medicina dello Sport.

Qual è la percentuale di successo della protesi del ginocchio e dell’anca e quali, invece, i rischi dell’operazione?

La percentuale di successo nella protesica dell’anca supera il 90%.

Secondo la media dei registri protesici europei a 15 anni dall’impianto sia di anca che di ginocchio, il 95% dei pazienti ha impiantata ancora la sua protesi.

Le principali complicanze che determinano la revisione della protesi sono in linea generale con percentuali variabili tra anca e ginocchio, le infezioni intorno al 3% con maggiore frequenza nel ginocchio, le mobilizzazioni asettiche delle componenti, le instabilità dell’impianto o le lussazioni di anca.

Il fatto che il paziente abbia in sede la protesi, non vuol dire che l’intervento sia stato un successo. Abbiamo infatti un grosso capitolo dedicato alle protesi dolorose, che appartiene a qualsiasi chirurgo indistintamente.

Sono solito spiegare al paziente che si approccia ad un intervento di protesi in qualsiasi distretto, ma soprattutto nel ginocchio, che su 10 pazienti 8 stanno veramente bene e cambiano la loro vita di relazione, 1 sta bene ma ha saltuari dolori che possono limitare la attività e 1 ha dolore o impaccio o varie difficoltà per le quali comunque non è contento dell’intervento eseguito.

È compito dell’ortopedico e del chirurgo approfondire le cause di questi cattivi risultati, migliorare le tecniche chirurgiche, i planning preoperatori, ricreare la situazione anatomica che più rispetta quella del paziente, utilizzare nuovi materiali più tollerabili e duraturi.

È importante, pertanto, capire le cause dell’insuccesso e ricercare sempre quelle biologiche, limitando quelle psicologiche che sono una facile scappatoia.

Quanto dura in media la degenza?

La durata della degenza in clinica per interventi protesici è variabile. Dipende dalla tipologia dell’intervento; protesi di anca e monocompartimentali di ginocchio necessitano di minor recupero funzionale e fisioterapia; dipendono dalla compliance del paziente, dall’età, dalle comorbilità, dalle situazioni psicologiche e familiari, dalla capacità di auto gestirsi (ad esempio raggiungere un centro di fisioterapia).

Dopo quanto tempo si torna a camminare e come funziona il recupero rapido post-operatorio?

Il paziente cammina il giorno successivo all’intervento, con ausilio di stampelle. In relazione al tipo di paziente e alle sue problematiche, la ripresa può essere più o meno veloce.

Importante è il trattamento del dolore, che è parte integrante di una buona riuscita dell’intervento e della fisioterapia. L’analgesia è plurimodale, con l’attiva collaborazione dell’anestesista nelle prime 24- 48 ore dall’intervento, e segue le linee guida più moderne.

Il Fast-track, di cui siamo stati entusiasti sperimentatori da anni, ovvero ripresa precoce della deambulazione e dei passaggi posturali, precoce dimissione e fisioterapia ambulatoriale, è prerogativa dei pazienti più attivi e più autonomi nella propria gestione, ed è facilitata dall’uso di tecniche operatorie mini invasive. Questi sono meno aggressive e pertanto hanno un decorso con minor dolore e con minori perdite ematiche.

Quindi la durata di degenza può variare da i tre quattro giorni alle due settimane in riabilitazione

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

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