Diagnosi e sintomi più comuni del diabete: ne parliamo con Pierangelo Lazzari, Responsabile del Centro per la Prevenzione e Cura del Diabete, e Roberto Pollastri, medici specialisti del Centro

2021-05-26
Diagnosi e sintomi più comuni del diabete: ne parliamo con Pierangelo Lazzari, Responsabile del Centro per la Prevenzione e Cura del Diabete, e Roberto Pollastri, medici specialisti del Centro

In questa serie di interviste indaghiamo la patologia diabetica analizzandone le cause, i sintomi, la prevenzione e le nuove terapie farmacologiche. Ne parliamo insieme ai medici: Pierangelo Lazzari, Specialista in Medicina Interna, in Igiene e Medicina Preventiva, già professore a contratto presso l’Università di Pavia nella Scuola di Specializzazione in Medicina Interna, e Roberto Pollastri, Specialista in Medicina Interna, entrambi medici specialisti del Centro per la Prevenzione e Cura del Diabete.

Qui, i due professionisti ci spiegano le differenze tra i diversi tipi di diabete, le cause, i sintomi e i casi di disglicemia.

 

COS'È IL DIABETE E QUALI SONO LE SUE CAUSE?

Dott. Lazzari

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da iperglicemia (cioè da aumentati livelli di glucosio, un particolare tipo di zucchero, nel sangue).
È una delle patologie croniche più diffuse, in continuo aumento a livello mondiale e nazionale; attualmente si stima che in Italia vi siano oltre 4 milioni di persone che ne sono affette, cui sono da aggiungere oltre un milione che sono portatori della malattia ma che non ne sono consapevoli in quanto non ancora diagnosticata.

Il glucosio nel sangue è regolato da un ormone prodotto dal pancreas chiamato insulina, che provvede a mantenerne i giusti livelli e a far sì che esso venga utilizzato dal nostro organismo come fonte di energia per il corretto funzionamento dei diversi organi e apparati.

Parliamo quindi di diabete quando il pancreas non è più in grado di produrre insulina o ne produce in modo comunque insufficiente rispetto alle esigenze dell'organismo, con conseguente aumento della glicemia e difficoltà di utilizzo del glucosio a livello cellulare.

 

DIABETE DI TIPO 1 E DIABETE DI TIPO 2: QUALI DIFFERENZE?

Dott. Lazzari

Riconosciamo due principali tipi di diabete:

-il diabete di tipo 1 in cui il pancreas, a causa di processi autoimmunitari che portano alla distruzione totale o quasi delle cellule che producono insulina, non produce più tale ormone quindi si rende necessario sostituire dall'esterno con le iniezioni di insulina ciò che l'organismo non è più in grado di produrre dall’interno: esso rappresenta circa il 10% di tutti i casi di diabete;

-il diabete di tipo 2, la forma più diffusa di diabete in tutto il mondo (circa il 90% di tutti i casi) in cui il pancreas continua a produrre insulina ma in quantità comunque insufficienti per far fronte al mantenimento dell'equilibrio glicemico e quindi alle normali funzioni dell’organismo.
È importante notare che nel diabete tipo 2 non si arriva mai ad una carenza assoluta dell'ormone, e per questa ragione esso non necessita di norma di terapia insulinica, se non in casi particolari.
Scorretti stili di vita come eccessi alimentari e inattività fisica che portano a sovrappeso e obesità, spesso unitamente ad una predisposizione genetica, favoriscono l'insorgenza della malattia. È da tener presente che proprio l'eccesso di peso favorisce la condizione di "insulino-resistenza", caratterizzata dalla difficoltà delle cellule dell'organismo ad utilizzare correttamente il glucosio con conseguente sviluppo della malattia.

Nel diabete di tipo 2, corretta alimentazione e adeguata attività fisica costituiscono la base della terapia. Nel caso in cui risultassero insufficienti per il buon controllo della malattia si possono allora aggiungere specifiche terapie farmacologiche.

 

QUALI SONO I SINTOMI DEL DIABETE E COME SI FA LA DIAGNOSI?

Dott. Pollastri

Da un punto di vista clinico la condizione più frequente è quella dell’asintomaticità, infatti spesso il riscontro di tale patologia avviene casualmente durante esami ematici eseguiti per altri motivi. Questo può accadere anche con valori sopra target che persistono da tempo.

Al contrario nella condizione di franco scompenso glicemico i sintomi più eclatanti sono quelli di una diuresi abbondate (poliuria), soprattutto notturna che si accompagna una sete intensa (polidipsia). Spesso abbiamo calo ponderale in breve tempo nonostante un alimentazione normale che sta ad indicare uno stato catabolico in cui versa l’organismo sotto l’effetto tossico degli zuccheri.

In presenza di sintomi tipici della malattia (poliuria, polidipsia, calo ponderale), la diagnosi di diabete è posta con il riscontro, anche in una sola occasione, di glicemia casuale ≥200 mg/dl (indipendentemente dall’assunzione di cibo).

In assenza dei sintomi tipici della malattia la diagnosi di diabete deve essere posta con il riscontro, confermato in almeno due diverse occasioni di:

  • glicemia a digiuno ≥126 mg/dl (per digiuno si intende almeno 8 ore di astensione dal cibo), oppure
  • glicemia ≥200 mg/dl 2 ore dopo carico orale di glucosio (eseguito con 75 g), oppure
  • HbA1c ≥48 mmol/mol (6.5%).

Il diabete va ricercato con attenzione in tutte le persone con sindrome metabolica, condizione caratterizzata da elevato rischio di sviluppare la malattia.

 

QUANDO È PERICOLOSA LA DISGLICEMIA?

Dott. Pollastri

Oltre al diabete sono conosciuti altri stati di disglicemia. I seguenti valori glicemici sono considerati meritevoli di attenzione in quanto identificano soggetti a rischio di diabete e malattie cardiovascolari:

• glicemia a digiuno 100-125 mg/dl (alterata glicemia a digiuno o impaired fasting glucose, IFG);

• glicemia a 2 ore dopo carico orale di glucosio 140-199 mg/dl (ridotta tolleranza al glucosio o impaired glucose tolerance, IGT);

• HbA1c 42-48 mmol/mol (6,00-6,49%)

Nei soggetti con IFG e/o IGT oppure HbA1c con valori di 42-48 mmol/mol (6.00-6.49%) deve essere ricercata la presenza di altri fattori di rischio di diabete (obesità, familiarità per diabete, ecc.) al fine di programmare un intervento per ridurre il rischio di insorgenza della malattia.

In tali soggetti è anche opportuno ricercare la presenza di eventuali altri fattori di rischio cardiovascolare (dislipidemia, ipertensione, ecc) per definire il rischio cardiovascolare globale e instaurare gli opportuni provvedimenti terapeutici.

 

IL TEAM DEL CENTRO PER LA PREVENZIONE E CURA DEL DIABETE

Responsabile: Dott.Pierangelo Lazzari Specialista in Medicina Interna, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva, già Professore a contratto presso Università di Pavia-Scuola di Specializzazione in Medicina Interna.

Collaboratori:

Dott. Roberto Pollastri, Specialista in Medicina Interna
Dott.ssa Luisa Paschino, Dietista
Dott.ssa Laura Polato, Dietista
Dott.ssa Laura Pavesi, Psicologa
Silvana Zucchelli, Infermiera
Rita Beati, Personale Amministrativo
Velia Pini, Personale Amministrativo

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

Nel segno di questa speranza facciamo giungere a tutti i più cordiali e gioiosi auguri!

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