Controllo e mappatura nei: l’importanza della prevenzione nei tumori della pelle

2022-07-07
Controllo e mappatura nei: l’importanza della prevenzione nei tumori della pelle

Dottoressa Ciccomascolo, qual è la differenza tra nevi e nei? 

Non vi è differenza. I due termini sono sinonimi. In ambito medico specialistico possono essere anche chiamati nevi melanocitici o nevi nevocellulari. I nevi o nei sono costituiti da raccolte di melanociti, cellule specializzate nella produzione di pigmento, che si formano nella cute. In base alla sede della dislocazione, si distinguono nevi giunzionali (quando sono superficiali), nevi dermici (quando originano dal derma, parte più profonda della pelle) e nevi composti (quando hanno un’ origine mista). 

Come si riconosce un neo maligno? Quali caratteristiche bisogna controllare?

Prima di rispondere a questa domanda, devo fare una premessa per descrivere come si presentano i nevi benigni. Questo aiuterà a comprendere meglio come riconoscere quelli maligni. Un nevo benigno è rotondo, con margini ben definiti, simmetrici e di colore omogeneo.

Ogni cambiamento di forma o colore o dimensione deve essere preso come un segnale di pericolo. Così come è un segnale di pericolo la rapida insorgenza di nuovi nevi con caratteristiche morfologiche diverse da quelle descritte.

Come posso effettuare l’auto-esame dei nei? La regola ABCDE

È molto importante che il paziente stesso controlli con regolarità i propri nevi. L’auto-esame è molto facile e rapido, richiede infatti solo 10 minuti e consiglio di effettuarlo almeno 4 volte all’anno. Dopo aver fatto il bagno o la doccia, mettersi in piedi di fronte allo specchio, in una stanza ben illuminata. Iniziare l’ispezione dal cuoio capelluto, scendere sul viso e poi lungo tutto il corpo, non dimenticando il palmo delle mani, le piante dei piedi e anche le unghie. Controllare ogni modifica dei nevi con una regola molto facile da ricordare, che richiama le prime cinque lettere dell’alfabeto: ABCDE.

A come asimmetria: il nevo assume una irregolarità della forma e dei contorni, così che se lo dividiamo idealmente in due metà opposte, queste risultano diverse tra di loro.

B come bordi: questi devono essere regolari, omogenei, ben definiti, rispetto alla cute circostante.

C come colore: le lesioni sospette non hanno un colore uniforme, ma presentano aree più chiare oppure più scure.

D come dimensione: i nevi benigni sono di solito di piccole dimensioni, sono quindi sospetti quelli che superano i 6 mm di diametro.

E come evoluzione: l’aspetto del nevo deve rimanere invariato nel tempo. Se la simmetria, i bordi, il colore e la dimensione si modificano o se il nevo, inizialmente piano, cresce verticalmente è consigliabile recarsi immediatamente dal dermatologo. 

Quale è il ruolo del dermatologo e in cosa consiste la visita?

Il dermatologo svolge un ruolo fondamentale nell’individuare il più precocemente possibile l’insorgenza di un tumore maligno, nello specifico il melanoma. La visita, dura circa 15 minuti, inizia con l’ispezione prima ad occhio nudo, dopo con uno speciale microscopio, detto comunemente dermatoscopio o videodermatoscopio, se collegato ad una videocamera che permette di memorizzare e conservare le varie immagini.

La tecnica non è invasiva e consiste nel porre su ogni singolo nevo una goccia di olio sulla quale si appoggerà poi la lente del microscopio.  Attraverso uno speciale sistema di illuminazione, il dermatologo sarà in grado di osservare in dettaglio le caratteristiche di ogni singolo nevo. Al termine dell’ispezione, il dermatologo avrà identificato su tutta la superficie cutanea del paziente la natura benigna o potenzialmente maligna di tutti i nevi. Questa procedura viene comunemente definita “mappatura dei nei.

Ogni quanto sarebbe opportuno fare la mappatura dei nevi?  

In genere la mappatura dei nevi dovrebbe essere effettuata una volta all’anno. Se si hanno numerosi nevi, se il paziente è di carnagione chiara (cosiddetto fototipo chiaro o rosso), se si ha familiarita’ per melanoma cutaneo o precedenti asportazioni (exeresi) di melanomi o nevi sospetti, e’ opportuno intensificare la frequenza delle visite riducendo il periodo tra l’una e l’altra a 4 o 6 mesi.

Come funziona la prevenzione nel campo dei tumori cutanei?

Durante la visita il dermatologo identifica il fototipo del paziente e quindi propone la protezione più adatta da applicare. Solitamente viene prescritto un filtro solare ad alta protezione. Questo deve essere applicato sempre sulle superfici esposte, anche in inverno. Durante il periodo di esposizione al sole, il filtro va applicato regolarmente, su tutta la cute, ripetendo l’applicazione ogni 2 ore, dopo ogni bagno o profusa sudorazione, così da attenuare l’assorbimento dei raggi UV e, a maggior ragione, evitare le cosiddette “scottature”. E’ necessario proteggere il cuoio capelluto con cappello e gli occhi con occhiali idonei. Evitare di esporsi nelle ore più calde, dalle 12 alle 16.

La prevenzione nei bambini

Per i bambini è necessaria una particolare attenzione. La protezione solare va sempre applicata, anche se vengono indossati indumenti leggeri e il cappellino. Inoltre, per i più piccoli è consigliabile che l’esposizione al sole avvenga entro le 11 del mattino e/o dopo le 18 nel pomeriggio.

Da quale età è necessario farsi controllare i nei?

Dai 12 anni è consigliabile rivolgersi direttamente al dermatologo. Fino a quell’età sarà il pediatra lo specialista di riferimento. Eventualmente, in casi di lesione sospetta, sarà il pediatra stesso a richiedere una consulenza al dermatologo.

 

Intervista alla dottoressa Franca Ciccomascolo, medico specialista in dermatologia

 


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Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

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