Aumento della miopia infantile dopo la pandemia: come comportarsi? Risponde la dott.ssa Braccio, oculista pediatrica

2022-05-18
Aumento della miopia infantile dopo la pandemia: come comportarsi? Risponde la dott.ssa Braccio, oculista pediatrica

La Dottoressa Braccio, oculista presso la casa di cura, si occupa dell’oftalmologia medica. Nell’ambito di questa attività dedica 2 giorni alla settimana ad un ambulatorio di oftalmologia pediatrica del quale è responsabile. Qui afferiscono bambini in età pediatrica dai 0 ai 14 anni che giungono all’ambulatorio con una prescrizione del medico pediatra, la quale consente loro di accedere contemporaneamente alla valutazione oculistica e anche a quella ortottica.
In una serie di interviste insieme alla dott.ssa Laura Braccio, abbiamo indagato l’attività dell’ambulatorio di oftalmologia pediatrica, rispondendo ai dubbi più comuni sulle visite oculistiche per i bambini. Quali sono i difetti visivi più diffusi oggi, a quali segnali prestare attenzione e a che età eseguire la prima visita oculistica?
 

Quanto ha inciso la pandemia sull’aumento dei difetti visivi, come per esempio la miopia?

Negli ultimi due anni abbiamo assistito a un incremento enorme della necessità di sottoporre i bambini ad una visita oculistica. Durante la pandemia, infatti, a causa dell’uso e l’abuso di dispositivi elettronici abbiamo notato un aumento importante dell’incidenza e comparsa della miopia.
Si osserva, in particolare, che bambini e ragazzi diventano miopi in una modalità che non può essere prevenuta in nessun altro modo se non aiutandoli a capire che l’uso del dispositivo elettronico è sicuramente positivo perché consente di avere degli immediati contatti ed è fondamentale anche dal punto di vista scolastico, però è un uso che va dimensionato nel tempo.
Proprio per questo, all’attività nell’ambulatorio oculistico, da qualche mese si affianca un lavoro di convincimento e di educazione all’uso dei dispositivi elettronici. Sono infatti proprio i genitori che, disarmati rispetto alla possibilità di evitare o comunque di vietare ai propri figli l’uso del cellulare o del tablet, arrivano a richiedercelo.

  

Come si capisce quando un bambino non vede bene o ha dei difetti visivi?

Il bambino giunge all’osservazione o perché inviato dal pediatra che rileva per esempio una familiarità per un difetto di rifrazione, di vista, o perché a volte i genitori notano un occhio non perfettamente allineato con l’altro e quindi potenziale strabismo. 

Un bambino non è capace di dire se vede o meno ma i genitori, gli educatori, i maestri, hanno la possibilità di capire se un bambino vede bene o no. Ci sono infatti delle piccole situazioni che possono destare il sospetto.

È possibile per esempio se il bimbo ammicca frequentemente gli occhi, strizza le palpebre, assume delle posizioni anomale del capo, se mentre vede la televisione ruota il capo verso destra o sinistra o se tende a schiacciare un occhio, una palpebra o l’atra: questi sono tutti segni indiretti che possono indirizzare genitore, pediatra o educatore al sospetto della presenza di un difetto visivo.

 

A che età è consigliata la prima visita oculistica?

I bambini vanno visitati a partire dai due anni d’età. Sebbene a due anni la collaborazione soggettiva possa essere molto bassa, disponiamo di moltissimi test oggettivi che ci consentono di analizzare il bimbo e definire il tipo di difetto di vista attraverso una serie di esami assolutamente non invasivi e non dolorosi.
Gli esami, estremamente importanti perché consentono di rilevare un difetto visivo, sono proposti sotto forma di gioco.
È importante ribadire come anche in assenza di riscontri o di sospetti sulla riduzione della vista, è fondamentale che un bimbo prima dell’età scolare esegua una visita oculistica. Se la visita poi non pone un riscontro positivo allora è indicato eseguire la visita oculistica ogni 2 anni sino al termine del ciclo di istruzione primaria.

 

Quali sono gli obiettivi dell’ambulatorio oculistico pediatrico al San Camillo?

Questo servizio è attivo da ormai 8 anni ed è enormemente apprezzato sul territorio perché consente ai genitori di ottimizzare l’accesso alla struttura e di far visitare i loro bambini senza la necessità di riprogrammazione di visite.
Le liste d’attesa sono poi ridotte e questo soddisfa non solo i pediatri ma anche gli utenti.
È un servizio fondamentale poiché consente di avere una diagnosi precoce di un difetto visivo che, trattato sin da subito, consente ai bambini di poter riprendere una corretta acuità visiva.
I più comuni difetti sono oggi rappresentati da miopia e astigmatismo seguiti dall’ipermetropia. Questi difetti possono essere monolaterali o bilaterali ed è bene che vengano rilevati quanto più precocemente nella vita del bambino. É quindi importante che il bimbo giunga all’osservazione oculistica quanto prima possibile.

 

Guarda la video intervista alla dott.ssa Laura Braccio

Guida al Ricovero

Dopo l'esecuzione di visita specialistica e la valutazione della necessità di ricovero per intervento chirurgico, il paziente può essere indirizzato presso l'ufficio accettazione ricoveri al fine di stabilire la data del pre-ricovero, durante la quale vengono effettuate le indagini e la visita chirurgica ed anestesiologica preliminari all'intervento. 

In relazione alla data di prenotazione e ai criteri di priorità di accesso, che tengono in considerazione soprattutto la data di prenotazione e le problematiche clinico-assistenziali del paziente, gli operatori dell'ufficio accettazione ricoveri o i capo sala delle UO, su indicazione del Medico di riferimento, provvedono a chiamare telefonicamente il paziente comunicando la data di ricovero.

I documenti necessari per il ricovero da presentare all'atto dell'accettazione amministrativa:

  • Codice fiscale e tessera sanitaria ( o carta SISS)
  • Impegnativa su modulo regionale rilasciato dal medico di Medicina Generale o specialista del SSN
  • Richiesta del Medico in caso di ricovero in solvenza.

La permanenza del paziente in Casa di Cura, in regime di ricovero, può essere:

  1. In DayHospital con ritorno al domicilio in giornata, quando le necessità diagnostico-terapeutiche possono essere esaudite in giornata, con sufficienti garanzie per la sicurezza del paziente;
  2. In regime di degenza ordinaria, e quindi per più di una giornata, in tutti i casi nei quali per motivi clinici, assistenziali, si renda necessaria una permanenza presso la Casa di Cura più lunga di un giorno. In ogni caso, al momento del pre-ricovero, il paziente viene informato dal medico sulla durata prevista del ricovero, sulla tipologia degli interventi o degli accertamenti ai quali verrà sottoposto, sui rischi connessi, sulle altre possibilità di risposta ai suoi bisogni sanitari. 

Alla fine del ricovero in reparto di degenza, il Medico provvede a rilasciare dettagliata relazione di dimissione riportante la diagnosi di ingresso, la prognosi, una sintesi del periodo trascorso in degenza, le indicazioni terapeutico-assistenziali ed eventuali controlli successivi; la lettera è indirizzata anche al Medico curante del paziente, al fine di renderlo edotto delle conclusioni sul suo paziente e poter garantire la continuità assistenziale necessaria.

Convenzioni con Assicurazioni e Fondi

Ecco tutte le assicurazioni e i fondi con cui la struttura è convenzionata

Informazioni per la permanenza in struttura

Reparti

La camera e il letto assegnati all'ingresso da parte del caposala rimangono di regola fissi per tutta la durata della degenza; in particolari casi, per gravi motivi clinici o organizzativi, su disposizione del medico o del caposala, possono essere cambiati,. Il paziente può richiedere anche in camera singola ( si veda sezione SOLVENTI). I pasti sono preparati nella cucina della Casa di Cura. il menù è programmato stagionalmente e diversificato ogni giorno.

Orario pasti:

colazione 7.00 Pranzo 11.30 cena 18.30

L'ospite può scegliere il menù più gradito, attenendosi alle indicazioni del medico.

Dal 30 novembre 2021 sono temporaneamente sospese le visite ai degenti; per l'accesso dei caregiver è necessario far riferimento ai coordinatori infermieristici dei reparti di degenza.
Per conoscere tutte le regole di accesso alla Casa di Cura è possibile consultare la pagina dedicata.

Il trasporto per l'accesso alla Casa di Cura e per il ritorno al domicilio, o verso una struttura residenziale, è a carico del paziente.

Per aver accesso alla linea telefonica in stanza, è necessario chiedere l'attivazione al caposala.

Nella struttura è severamente vietato fumare.

Presso gli uffici Accettazione ricoveri, CUP e sportelli solventi sono in funzione "terminali POS" per effettuare i pagamenti con carte di credito e bancomat.

La casa di Cura declina ogni responsabilità di furti di denaro e oggetti di valore; si consiglia di non portare con sé durante il ricovero, preziosi o somme ingenti, e comunque di custodire gli oggetti delicati e di valore nell'apposito armadietto munito di serratura con chiave.

Presso i locali dei caposala dei reparti di degenza e presso le sale di aspetto dei poliambulatori sono disponibili, in appositi contenitori, i questionari di gradimento secondo la normativa della Regione Lombardia; ai pazienti, sia ambulatoriali, che ricoverati, all'atto del ritorno al domicilio dopo la prestazione viene chiesto di compilare tali questionari e di depositarli nelle cassette posizionate nei vari piani della Casa di Cura o nei presi delle porte di uscita. La corretta compilazione dei questionari di gradimento permette al singolo cittadino di esprimere le sue considerazioni/valutazioni sul servizio ricevuto e alla Casa di Cura di migliorare la qualità del servizio offerto. La pubblicazione dei risultati avviene periodicamente e permette il miglioramento continuo.  

Al momento dell'accettazione il paziente viene informato sulle modalità di trattamento dei suoi dati personali e sensibili, gli vengono fornite le garanzie per il rispetto della normativa in materia e gli viene chiesto il consenso scritto sul trattamento dei suoi dati. 

I cittadini che ritengono opportuno segnalare personalmente disfunzioni o disservizi, o manifestare encomi, hanno due possibilità:

  1. segnalare il reclamo, l'encomio, al personale di qualsiasi Unità Operativa o servizio, e metterlo per iscritto (esistono anche appositi moduli disponibili presso ogni reparto e la portineria); il modulo di reclamo è disponibile QUI e può essere inviato via mail al seguente indirizzo: urp@casadicurasancamillo.it
  2. chiedere delucidazioni su trattamenti e servizi della Casa di Cura, rivolgendosi per una immediata ed esauriente risposta al numero 0372567111.

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