XXXII Giornata Mondiale del Malato. Il messaggio di Papa Francesco: curare il malato curando le relazioni

L'11 febbraio 2024 si è celebrata la XXXII Giornata Mondiale del Malato, istituita da San Giovanni Paolo II nel 1992.

Il tema scelto per quest'anno, "Non è bene che l'uomo sia solo" (Gen 2,18), richiama l'importanza della vicinanza e della cura verso chi soffre nella malattia.
Il messaggio di Papa Francesco trasmesso in questa occasione, sottolinea come la solitudine sia una delle dimensioni più dure da sopportare nella malattia e invita a riscoprire la bellezza della comunione e della fraternità, a partire dalla consapevolezza che nessuno si salva da solo:

“Fratelli e sorelle, la prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza. Per questo, prendersi cura del malato significa anzitutto prendersi cura delle sue relazioni, di tutte le sue relazioni: con Dio, con gli altri – familiari, amici, operatori sanitari –, col creato, con sé stesso. È possibile? Si, è possibile e noi tutti siamo chiamati a impegnarci perché ciò accada (…)”

Cura e vicinanza quotidiana nella Casa di Cura San Camillo 

Siamo convinti che l’attività quotidiana dei nostri medici e di tutto il nostro personale non si possa ridurre a un trattamento medico ma abbiamo bisogno di guardare i nostri pazienti con amore e compassione, ricordandoci che “la prima cura di cui abbiamo bisogno nella malattia è la vicinanza piena di compassione e di tenerezza”. 

Continuiamo il nostro impegno per il prossimo, non per niente ci riconosciamo nella frase “più cuore in quelle mani”, sperando che questa giornata possa essere un’occasione per l’intera comunità di riflettere sull’importanza della vicinanza ai malati: si tratta di un impegno che richiede di frenare i ritmi frenetici della vita quotidiana e di riscoprire l'importanza della compassione e dell’ascolto.